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Sembra proprio che il destino non voglia veder l’Inter pareggiare. Anche quando il pari sembra ad un passo, c’è l’episodio che lo allontana. L’Inter non pareggia da 20 partite e al Franchi è servito un rimpallo a favore di Mkhitaryan per tre punti vitali. Finisce 4-3, vince Inzaghi, ma Italiano può recriminare. La squadra nerazzurra parte bene. Dopo 2′, un intervento a vuoto di Milenkovic permette a Lautaro Martinez di aprire un’autostrada in area per Nicolò Barella che a tu per tu con Terracciano non sbaglia. Anche il 2-0 dell’Inter nasce dalla sbavatura di un difensore. Stavolta è Martinez Quarta a sbagliare una verticalizzazione. Ne approfitta Lautaro Martinez che punta la difesa, salta come un birillo l’argentino e col mancino trafigge Terracciano. Dopo le tre reti consecutive di agosto, Lautaro trova ancora una volta tre sigilli di fila dopo Barcellona e Salernitana. Nel mezzo un settembre vuoto, ma ormai alle spalle. Deve essere l’odore del Mondiale. Quello che non ha Federico Dimarco, protagonista dell’errore che riporta in partita i viola. L’esterno azzurro entra duramente su Bonaventura in area, Valeri ha bisogno del var per concedere il rigore ma non per tirare fuori il rosso. L’Inter resta in 11, ma subisce il calcio di rigore di Arthur Cabral, che firma il primo gol della stagione in campionato.
Nella ripresa Italiano si affida ai cambi. Fuori Duncan, dentro Jovic e più presenza in area. Si tratta della seconda sostituzione della serata. All’8′ si era fermato Nico Gonzalez, dentro Ikone. L’ex Lille ha segnato un solo gol in stagione, ma al 60′ si regala uno dei gol più belli in carriera: finta sul sinistro e tiro a giro sotto la traversa. La gioia dei viola però dura poco. Al 72′ Dzeko lancia Lautaro, Terracciano smanaccia ma stende l’argentino. Valeri indica il dischetto, l’assistente sbandiera il fuorigioco: il var toglie la posizione irregolare ma non il rigore. E dagli undici metri Lautaro non sbaglia. La Fiorentina reagisce. Il dominio territoriale è chiaro, con il 60% del possesso palla per i viola. Manca il gol. Quello arriva al 90′ e la firma è quella più attesa: sponda di testa di Milenkovic sugli sviluppi di un angolo, Jovic si coordina e al volo batte Onana e rende inutile il disperato intervento di Mkhitaryan. Ma il destino sorride a Inzaghi. Ed è proprio Mkhitaryan nel recupero a siglare il più rocambolesco dei gol. Colpa di un ingenuo rinvio di Venuti, il rimpallo è letale. La Fiorentina ha vinto solo una delle ultime dieci gare di campionato. L’Inter sale a 21 punti e scaccia via ancora una volta il pareggio. Manca da 20 partite. L’ultimo? 1-1 con la Fiorentina, a San Siro il 19 marzo. Altra beffa in una serata drammatica per i viola.
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