Serie A

L’Inter riparte dai protagonisti dello Scudetto: con il Genoa zero acquisti in campo dal 1′

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, Inter - Foto Gabriele Masotti/IPA Sport

Squadra che vince non si cambia. Il detto in realtà vale più in scala minore per le singole partite che per le stagioni. Questo perché Simone Inzaghi in realtà la sua Inter la modellerebbe volentieri in modo da renderla ancora più forte di quella che ha dominato il campionato di Serie A 2023/2024, ma ci sono paletti, esigenze e necessità da tenere in considerazione. Salvo sorprese, quindi, l’11 nerazzurro che scenderà in campo al Ferraris contro il Genoa sarà composto interamente da calciatori che l’anno scorso sono stati protagonisti dello Scudetto della seconda stella. Nessun acquisto in campo, un po’ perché i problemi fisici hanno fermato prima Zielinski e poi Taremi (ora recuperato) e un po’ per via del lavoro ancora da fare sul mercato, ma soprattutto perché le gerarchie nerazzurre al momento sono difficili da scardinare. Contro il Genoa c’è un solo dubbio ed è in difesa. Acerbi e Bastoni sono sicuri di un posto, mentre Bisseck insidia Pavard nel ruolo di braccetto destro. Sulle fasce più Darmian di Dumfries, mentre a sinistra Dimarco è sicuro di un posto. A centrocampo gli intoccabili sono Barella e Calhanoglu, mentre Mkhitaryan deve fare i conti con una doppia concorrenza, quella di Frattesi e di Zielinski. L’ex Napoli è indisponibile per Genova, ma tornerà arruolabile per l’esordio casalingo contro il Lecce.

L’altro rebus da risolvere è l’attacco. Lautaro Martinez scenderà in campo, ma lo farà senza aver saggiato il terreno di gioco in amichevole e con la consapevolezza che la staffetta con Taremi è già nel taccuino di Simone Inzaghi. L’iraniano ha recuperato dal guaio muscolare al bicipite femorale ed è pronto per giocare, ma per lui è prevista una mezz’ora di gioco, non di più. Novanta minuti invece per Marcus Thuram, autore del gol del momentaneo vantaggio contro il Chelsea e desideroso di iniziare al meglio il campionato che può regalargli la terza doppia cifra di gol consecutiva in carriera. Un traguardo mai raggiunto dal classe 1997, che in Germania nel 2022/23 segnò tredici gol, gli stessi messi a referto nella prima stagione all’Inter. Prima ancora tre reti (2021-22), otto (2020-21), dieci (2019-20), nove (2018-19), tre (2017-18). La maggiore concorrenza non lo spaventa. Anche se Taremi ha dimostrato di avere grande confidenza con la porta. Se si toglie l’ultima annata (condizionata dalla Coppa d’Asia e dalle esclusioni dai convocati per ragioni di mercato) l’iraniano in Europa ha sempre superato i 15 gol in campionato: diciotto nel 2019-20, sedici nel 2020-21, venti nel 2021-22, ventidue nel 2022-23. E potrebbe non essere finita qui: se Arnautovic partisse, il reparto potrebbe arricchirsi ancora. Col Mondiale per club, sarà una stagione infinita. ‘Più siamo meglio è’, il pensiero in sintesi di Inzaghi, per restare nel recinto dei proverbi.

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