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L’Inter riapre il campionato: Dzeko sgambetta (di nuovo) il Napoli

Inter esultanza
Inter esultanza - Foto LiveMedia/Luca Amedeo Bizzarri

Ci ha pensato ancora lui. Edin Dzeko sgambettò il Napoli già nel 2016/17 e nella stagione successiva. Oggi è sua la rete che riapre le ambizioni Scudetto dell’Inter e infligge la prima sconfitta stagionale ai partenopei di Luciano Spalletti. A San Siro finisce 1-0 e si interrompe nel primo big match dell’anno la striscia di undici vittorie consecutive degli azzurri, che restano a +5 dal Milan. La grande chance inaugurale della partita è dell’Inter. Lukaku riesce a servire Dzeko che vede il terzo uomo e lo premia, ma Darmian a botta sicura calcia alto. Al 41′ altro guizzo: Barella serve Lukaku ma il tiro del belga è alto. Al 45′ ci prova Di Lorenzo con un tiro sporcato da Anguissa, ma diretto sul fondo. Per assistere ad un lampo di Kvaratskhelia bisogna aspettare il 52′: slalom dello georgiano in area e cross per Osimhen che non riesce a trovare lo spazio per il tiro tra la difesa nerazzurra. Nessuna squadra ha subito meno gol di testa rispetto al Napoli in questo campionato, ma il 2023 si apre con un’inversione di tendenza. La rete del vantaggio dell’Inter nasce da un’azione in ampiezza: Mkhitaryan cambia gioco, Dimarco crossa dalla sinistra, Dzeko si libera con un contromovimento di Rrahmani e proprio di testa buca Meret, in dubbio fino all’ultimo per uno stato febbrile. Si tratta del quinto gol in carriera al Napoli dell’ex Roma, che sotto la guida di Spalletti realizzò 39 reti stagionali.

Ne ha segnati quattro in carriera ai partenopei invece Lautaro Martinez. Per il Toro c’è spazio dal 64′, al posto di Lukaku. Solo contro Salernitana (cinque) e Cagliari (otto), l’argentino neo campione del mondo ha fatto meglio, ma Lautaro nel boato di San Siro si limita al lavoro sporco e di sacrificio. La stanchezza, del resto, si fa sentire nel finale per entrambe le squadre. L’Inter è pericolosa, ma sbaglia molto nell’ultimo passaggio. Il Napoli invece si affida alle giocate di Kvaratskhelia, ma il georgiano è fermo al tiro sull’esterno della rete allo scoccare dell’ora di gioco. L’Inter lotta, difende con le unghie e si gode una vittoria che vale tantissimo. Il Napoli si ferma, ma si concede anche una carezza della storia. Nella stagione 1985/86, quella delle coincidenze, dell’Argentina campione del mondo, il Napoli futuro campione d’Italia iniziò il nuovo anno con una sconfitta in trasferta. Basta anche una sconfitta per sognare in una piazza come quella partenopea.

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