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Nell’era dei tre punti a vittoria, il più ampio distacco tra prima e seconda classificata è il +22 che l’Inter rifilò alla Roma nel 2006/07. Alla ventiduesima giornata, il margine però era di ‘sole’ 8 lunghezze. Dopo ventidue partite di questa stagione, il Napoli di Luciano Spalletti ha già 15 punti in più della seconda classificata, l’Inter. La squadra nerazzurra di Simone Inzaghi non è andata oltre uno 0-0 scialbo e senza emozioni al Ferraris. E’ l’ex Dejan Stankovic a sgambettare Lukaku e compagni. L’attaccante belga parte dal 1′, ma la sua partita dura sessantasei minuti. Non basta per evitare il secondo pareggio in trentuno partite dei nerazzurri. Eppure l’inizio dell’Inter sembrava incoraggiante con tre occasioni in cinque minuti sui piedi di Lukaku, Mkhitaryan e Lautaro. Al 19′ altro errore: Darmian crossa, Lautaro ha un rigore in movimento e sbaglia. Nel complesso sono tredici i tiri dei nerazzurri nel primo tempo. L’argentino ha segnato tutti gli ultimi cinque gol dell’Inter in Serie A, ma al Ferraris non è serata. Al 60′ la Samp si affaccia con Gabbiadini, ma la sua deviazione di testa non è precisa. L’Inter prova ad affidarsi ai quinti al 61′: cross di Darmian, Dimarco può calciare a rete ma colpisce male e trova solo la rete esterna. L’Inter si fa prendere dalla frenesia e rischia anche la beffa. Ma Quagliarella, all’87’, dopo un disimpegno sbagliato di Dumfries, non trova la porta da posizione defilata. L’ultima occasione capita sui piedi di una bestia nera della Samp. Acerbi in carriera ha segnato 5 gol ai blucerchiati e al 93′ va vicino al sesto con un tiro indirizzato all’incrocio e deviato a fatica da Audero. L’unica nota positiva è il quarto clean sheet del 2023. Può bastare per la Champions, non per lo Scudetto.
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