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Mkhitaryan e Lautaro, l’Inter dimentica così Bologna, con una vittoria facile facile contro un Lecce che fa la prestazione ma ha zero peso offensivo. Ottava vittoria nelle ultime nove in casa per i nerazzurri, che dimostrano di trovare nel Meazza la propria comfort zone. Troppi gli scivoloni in trasferta, soprattutto a inizio campionato e poi in questo 2023 un po’ zoppicante, il ko interno contro l’Empoli è invece l’eccezione che conferma la regola: la squadra di Inzaghi, a San Siro, ritrova la personalità perduta lontana dalle mura amiche e vince senza patemi d’anima contro i salentini in una partita che, invece, poteva certo essere una trappola contro una squadra al momento lontana da pressioni di classifica e quindi in campo con la mente sgombra.
Tra rigori chiesti e non dati, almeno un paio sui cinque-sei reclamati a Manganiello potevano starci, il gol che sblocca il punteggio arriva col timing giusto, alla mezzora, con una gran giocata di Barella che finta il tiro e regala un cioccolatino da scartare a Mkhitaryan, tra i migliori in questa stagione e ottimo acquisto estivo se si pensa alla lunga assenza di Brozovic, oggi fuori per scelta tecnica ma ormai recuperato. Onana è quasi spettatore non pagante, la difesa regge bene e sulle fasce si fa la differenza. Gosens semplicemente devastante a sinistra, Dumfries parte male e fa infuriare il pubblico, poi cresce alla distanza ed è lui a servire a Lautaro, sempre lui, solo lui, l’assist del 2-0. Un gol che chiude, anzi sigilla il match, e consente ai nerazzurri di tornare al secondo posto in solitaria. 50 punti, tre in più del Milan, gli stessi conquistati dalla Juventus sul campo. Futura avversaria, ma prima c’è lo Spezia contro cui sudarsi i tre punti in trasferta, e un’altra trasferta, fondamentale, quella col Porto in Champions. Ma per questa sera solo sorrisi per Inzaghi.
Per i salentini, invece, un altro ko. Un po’ di flessione per una squadra che comunque fin qui ha disputato un campionato decisamente sopra le righe: la salvezza al momento è saldamente nelle mani dei ragazzi di Baroni, che oggi forse hanno pagato un po’ di personalità ed esperienza. Fiorentina ed Empoli le prossime due, partite assolutamente cruciali per l’obiettivo stagionale.
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