La seconda palla dopo un corner, Barella da ex che raccoglie, il cross e il gol. L’Inter fa copia e incolla e con Bastoni e Lautaro riesce a venire a capo di una trasferta che sulla carta poteva essere insidiosa, anche perché i sardi dovevano reagire a una serie di sconfitte. Con lo 0-3 (c’è anche il rigore di Calhanoglu nel finale), i campioni d’Italia in carica, invece, salutano un 2024 quasi leggendario, almeno se si parla di campionato, in cui sono arrivate 27 vittorie su 38 partite, 92 gol segnati e 29 subiti, 2 sconfitte appena: in tutte queste statistiche, i ragazzi di Inzaghi si trovano al primo posto, e nettamente, delle speciali classifiche.
Si tratta anche dell’undicesima vittoria nelle ultime quattordici contro il Cagliari per i nerazzurri, con 36 gol segnati in questo periodo, ed è anche l’ottava vittoria nelle ultime nove trasferte in terra sarda (e quinta vittoria di fila in questo campionato lontano da San Siro, sempre con clean sheet) per un’Inter che a questo punto si lancia verso quello che sembra sempre più essere un triello scudetto con Napoli e Atalanta. Era da un anno che il Cagliari non inanellava quattro sconfitte di fila in campionato e adesso la panchina di Nicola torna a scricchiolare, complice una zona retrocessione dalla quale non si riesce a uscire: a fine partita, c’è contestazione feroce. E per gli ospiti, infine, si conferma l’imbattibilità nell’ultima partita dell’anno solare in A: sono nove anni di fila, con sette vittorie e due pareggi, l’ultimo brindisi negativo all’anno nuovo risale al 2015.
LA CRONACA DI CAGLIARI-INTER
Primo tempo intenso in cui l’Inter fa fatica però a prendere per mano il risultato e a farlo con continuità . Ci sono comunque delle occasioni per i nerazzurri, la più clamorosa con Lautaro che prosegue nel suo momento davvero di scarso feeling con la porta e da mezzo metro riesce a mandare altro. Bene anche Scuffet sulle conclusioni di Dumfries e Thuram, mentre tra i sardi si fa notare come suo solito Yerry Mina per le continue provocazioni nei confronti degli avversari, quindi con l’infortunio che lo estromette all’intervallo, l’unica chance costruita dai rossoblù è invece per Adopo che non trova lo specchio.
Si chiude la prima frazione, pertanto, sul risultato con cui Doveri aveva dato il calcio d’inizio, ma nella ripresa la musica cambia, e non poco. Ci pensa Bastoni a sbloccarla, un po’ all’improvviso, sfruttando una seconda palla rimessa in mezzo da Bastoni dopo un corner. E le palle inattive fanno la differenza oggi per i nerazzurri, che raddoppiano con l’uomo più atteso, il capitano, che dopo due erroracci si riscatta e da un metro stavolta segna in tap-in, ancora da sviluppo di un corner raccolto sempre da Barella al suo secondo assist da ex. Ancora a partire da un corner il terzo gol, visto che il fallo di mano ingenuo di Wiesteska porta al rigore trasformato da Calhanoglu che fa calare il sipario su una sfida senza storia.
LE PAGELLE DI CAGLIARI-INTER
IL MIGLIORE – Nicolò Barella voto 7.5. Due assist da ex, e per il resto – come se non bastasse già a giustificare la palma di migliore in campo, lo si trova ovunque e sempre pronto a giocare palloni, a ripulirli, a trasformare le azioni da difensive in offensive.
IL PEGGIORE – Mateusz Wieteska voto 4.5. Entra al posto di Mina, che con personalità aveva tenuto bene la difesa nel primo tempo, e il Cagliari sbanda. Poi pasticcia in occasione del rigore dello 0-3, con quell’ingenuo fallo di mano. Malissimo.
L’ARBITRO – Daniele Doveri di Roma1 voto 6.5. Controlla bene la partita, seda gli animi surriscaldati sul finire del primo tempo e vede bene in occasione del rigore dello 0-3.
IL TABELLINO
CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet 6; Zappa 5.5, Mina 6.5 (1’st Wieteska 4.5), Luperto 6, Obert 5.5 (14’st Marin 6); Adopo 6, Makoumbou 5 (27’st Viola 6); Zortea 6, Gaetano 5.5, Augello 6 (14’st Pavoletti 5.5); Piccoli 5.5 (39’st Felici sv). In panchina: Ciocci, Sherri, Lapadula, Deiola, Prati, Jankto, Palomino, Azzi, Kingstone. Allenatore: Nicola 5.5
INTER (3-5-2): Sommer 6.5; Bisseck 6, De Vrij 6.5, Bastoni 7; Dumfries 6, Barella 7.5 (28’st Zielinski 6), Calhanoglu 7 (35’st Asllani sv), Mkhitaryan 5.5 (35’st Frattesi sv), Dimarco 6.5 (28’st Carlos Augusto 6); Thuram 6 (34’st Taremi sv), Lautaro 6.5. In panchina: J. Martinez, Calligaris, Arnautovic, Correa, Buchanan, Palacios, Aidoo, Motta. Allenatore: Inzaghi 7.
ARBITRO: Doveri di Roma 6.5.
RETI: 9’st Bastoni, 26’st Lautaro, 33’st Calhanoglu (rig).
NOTE: pomeriggio sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 5-7. Recupero: 3′ pt, 2′ st
LE DICHIARAZIONI
DAVIDE NICOLA – “La stagione non finisce oggi, ci troviamo in un campionato dove è possibile fare risultato con chiunque. Nel primo tempo abbiamo dato tutto quello che potevamo, con tanta organizzazione. Il gol rocambolesco ci ha tolto un po’ di energia, mentre dopo la seconda rete è diventata una gara dalla gestione difficile. La squadra ha fatto il massimo contro un avversario oggettivamente più forte. Il momento di contestazione? Arriviamo da partite toste, o per avversari importanti o per scontri diretti nei quali avremmo dovuto conquistare dei risultati migliori. La squadra ha dimostrato temperamento e organizzazione, anche se non siamo riusciti ad essere efficaci fino alla fine. Adesso torneremo a lavorare come sappiamo, perché conosciamo il nostro obiettivo e chi lotta per questi obiettivi non deve mai perdersi d’animo”.
SIMONE INZAGHI – “Ho tantissima disponibilità da parte dei calciatori, siamo organizzati e oggi lo abbiamo fatto vedere tanto sulle palle inattive. A fine primo tempo ho fatto i complimenti alla squadra per come stava giocando contro un Cagliari tenace e ben organizzato. Non era facile vincere questa partita, abbiamo dovuto fare un’ottima prestazione di squadra. Abbiamo ottenuto una bella vittoria grazie al tanto sacrificio, chiudendo un anno emozionante per via della conquista della seconda stella, un traguardo che ci unirà per sempre con la nostra gente ma rispetto al quale dobbiamo guardare avanti, preparandoci per una Supercoppa nella quale troveremo squadre attrezzate”.Â