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L’Inter vince la quattordicesima partita su diciassette e blinda di nuovo la vetta. Numeri da dominatrice per la squadra di Simone Inzaghi che batte 2-0 un buon Lecce (soprattutto nel secondo tempo) grazie ai gol di Bisseck e Barella. La formazione nerazzurra sale a 44 punti in classifica, a +4 dalla Juventus, e si regala il dodicesimo clean sheet in campionato. Come la Juventus 1965/66 e 2022/23, il Milan 1971/72 e la Roma 2003/04, meno solo del Cagliari 1966/67 (13). Tutte squadre che curiosamente non hanno vinto lo Scudetto a fine anno, ma Simone Inzaghi ama cambiare il verso della storia e proverà a farlo anche con una squadra che sa far fronte alle assenze pesanti.
Dimarco è assente. Proprio come Lautaro Martinez. Sostituire un attaccante da 29 reti in campionato nel 2023 (almeno cinque più di ogni altro giocatore nel periodo nella competizione) non è compito facile e il tecnico piacentino affida le chiavi dell’attacco a Thuram e Arnautovic. La chance è per l’austriaco, ma in avvio di gioco l’ex Bologna mostra altre incertezze sotto porta. All’11’ Mkhitaryan pesca Arnautovic che conclude sul primo palo: Falcone respinge. Dieci minuti dopo altra occasione. Thuram e Barella dialogano. L’ex Cagliari imbuca per Arnautovic che però manda a lato da posizione favorevole. Il Lecce c’è e cerca di rendersi pericoloso soprattutto sulla corsia mancina con Gallo e Banda ispirati. L’Inter però domina il gioco e nel finale fa le prove generali per il gol che arriva di lì a qualche minuto. Al 41′ Bisseck colpisce la traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma è più fortunato due minuti dopo con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato di Calhanoglu.
Ad inizio ripresa subito un episodio da moviola. Marcenaro assegna un rigore al Lecce per un presunto fallo di mano di Carlos Augusto. Fallo di mano che però è inesistente, come dimostra il Var. Allo scoccare dell’ora di gioco sono tante le occasioni. Per il Lecce è pericoloso Banda, ma Sommer è attento. Per l’Inter ci sono le risposte di Mkhitaryan e Bisseck: nel primo caso il tiro è di poco a lato, nel secondo c’è l’intervento di Falcone. Al 67′ è invece Darmian a provarci (anche qui il portiere giallorosso è vigile), prima di lasciar spazio ad una serie di chance per i giallorossi con Rafia e Kaba che però non impensieriscono Sommer. Nel momento migliore dei salentini, però, l’Inter raddoppia. E se Arnautovic fallisce ancora l’appuntamento in zona gol, l’ex Bologna conferma però di essere un elegante rifinitore. Al 78′ è lui con una magia di tacco ad ispirare Nicolò Barella che si presenta a tu per tu col portiere e non sbaglia. Nel finale è pura gestione. Il Lecce rimane in 10 (rosso a Banda), mentre Falcone alza il voto della sua prova con un doppio intervento su Pavard e Asllani.
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