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Due maggio 2021. Una data che potenzialmente può finire nell’album dei ricordi, con un tratto indelebile sul calendario della storia di un club che non vinceva da 10 anni e che è tornata a farlo con l’allenatore che ha iniziato il ciclo Juventus e che l’ha anche concluso. Della serie ‘come t’ho fatto, ti distruggo’. Antonio Conte entra sempre più prepotentemente nella storia del calcio italiano e può farlo già da questo week end: l’Inter è di scena a Crotone, l’Atalanta col Sassuolo al Mapei. Se vince una e l’altra no, sarà Scudetto matematico, in albergo, un po’ come nel 2009 quando Samir Handanovic e la sua Udinese fermarono il Milan spalancando la via del titolo ai nerazzurri. Allo Scida è la sfida di una matematica solo virtuale: la squadra di Cosmi ormai certa di una retrocessione ancora non certificata dai numeri e quella di Conte che già vede il tricolore cucito sul petto ma manca appunto la parola dei numeri. Che può arrivare domenica o slittare. Tutto dipenderà dall’Atalanta che contro il Sassuolo darà vita non solo ad una sfida per la Champions ma anche per il settimo posto, obiettivo designato dei neroverdi a caccia di punti per insidiare una Roma, reduce dallo shock in Europa League contro il Manchester United. Occhi puntati su Domenico Berardi che ha segnato 14 gol in questo campionato, terzo suo miglior bottino in una singola stagione di Serie A dopo il 2013/14 (16) e il 2014/15 (15) e su Ruslan Malinovskyi che da marzo è stato coinvolto in nove gol bergamaschi con 3 gol e 6 assist.
Non male. Come non sono male i numeri di Rodrigo De Paul, protagonista di otto gol e sette assist in stagione. Sarà lui il principale pericolo della Juventus chiamata a sorpresa a difendere un quarto posto che sembrava scontato. Pirlo si gioca il futuro in un rush finale da brividi. Ad inseguire Milan, Napoli e Lazio, avversarie rispettivamente di Benevento dell’ex Filippo Inzaghi, Cagliari e Genoa. La lotta salvezza tre squadre a trentuno punti: Benevento, Cagliari e Torino (una partita in meno). La serata di domenican offrirà un Sampdoria-Roma che probabilmente ha poco da regalare. La settima posizione è poca roba, rispetto alle ambizioni dei giallorossi travolti in campo europeo. L’obiettivo è salvare la faccia, aspettando Sarri e il futuro.
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