[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Penso che i miei genitori siano fieri di me“. A parlare è Victor Moses in un’intervista di quasi otto anni fa quando per il laterale classe 1990 era arrivato il momento di fare il grande salto dal Wigan al Chelsea. Victor Moses aveva undici anni quando nel corso della guerra civile in Nigeria i suoi genitori furono uccisi in un raid estremista. Poche settimane dopo il grande viaggio verso l’Inghilterra da richiedente asilo. Inizia così l’avventura che gli permetterà di imporsi come uno dei più promettenti laterali del calcio d’oltremanica. Di lui si inizia a parlare nel 2005, all’età di 15 anni, quando il suo talento viene notato nel corso del torneo scolastico della Whitgift school a Croydon. Da lì l’interessamento del Crystal Palace, la firma, l’esordio in Championship due anni dopo. Chi l’ha notato fin dall’inizio è stato Colin Pates, uno da oltre 250 presenze in Premier League con il Chelsea e con anni di esperienza alla guida delle squadre calcistiche della stessa scuola di Moses. “E’ in assoluto l’attaccante più talentuoso che io abbia mai visto. Victor è forte, veloce e sembra divertirsi nel segnare gol a ripetizione“, disse Pates in un’intervista al Guardian quando il 15enne Moses si vedeva ancora nella veste di attaccante esterno. Come del resto è riuscito a diventare, almeno nella prima parte della sua carriera. Poi l’arretramento progressivo, fino al 2016 quando il Chelsea decide di dare fiducia alla tradizione degli allenatori italiani assumendo Antonio Conte. E nel 3-5-2 Moses trova il suo posto nel mondo. Oggi, quattro anni dopo, Victor Moses è ancora uno dei fedelissimi del tecnico pugliese oggi approdato all’Inter. E nel match contro il Genoa l’esterno nigeriano è stato tra i migliori in campo con un assist e un dominio assoluto sulla sua fascia. Se i 12 milioni previsti nell’accordo di prestito per il riscatto saranno ritenuti troppi dall’Inter per la veste di vice Hakimi, è ancora troppo presto per saperlo. Di certo il suo contributo in questa fase della stagione è stato più che positivo: quattro assist in nove partite e un rigore, quello di Roma contro i giallorossi, conquistato nel finale di partita. Non male per un giocatore che negli ultimi due anni sembrava uscito dai radar del calcio che conta. E per il futuro, Inter o non Inter, Victor Moses è tornato.
[the_ad id=”248876″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]