Due settimane di indicazioni preziose, segnali più o meno positivi, con due vittorie nelle sfide più impegnative e un pareggio in quella che sulla carta era la partita più alla portata. A Lecce si è vista la peggior Roma di Daniele De Rossi, mentre nel derby con la Lazio e nell’andata dei quarti di Europa League a San Siro col Milan la squadra giallorossa è stata feroce, ordinata e capace di sfruttare le sue potenzialità offensive. L’esame della 32esima giornata di Serie A, prima del ritorno europeo con i rossoneri, prevede la trasferta al Bluenergy Stadium contro l’Udinese di Gabriele Cioffi, che come il Lecce ha fisicità e velocità nelle transizioni, oltre alla fame di punti salvezza (ne ha 28, 2 in più del Frosinone terzultimo). “Li conosciamo bene e sappiamo che sono più forti della classifica che hanno”, le parole alla vigilia di De Rossi, che ha ribadito di avere “negli occhi le vittorie nel derby e di Milano, ma anche la partita di Lecce e il nostro obiettivo è non ripetere quell’atteggiamento”. Al ‘Via del Mare’ il tecnico rimproverò alla squadra di non essere riuscita a “switchare e fare partita sporca”. L’obiettivo ad Udine sarà condurre un match più congeniale alle caratteristiche dei giallorossi, ma De Rossi vuole capacità di uscire dagli schemi, interpretando anche copioni di gara alternativi. La Roma punta a vincere per consolidare il quinto posto e presentarsi con lo stato d’animo ideale ai prossimi due impegni contro Milan e Bologna (prossima avversaria in campionato). Ma per quanto la testa sia rivolta principalmente sugli avversari di oggi, alcuni ragionamenti di formazione sono inevitabili.
In porta Svilar è sicuro del posto, mentre in difesa potrebbe riposare Smalling, con Mancini a fare coppia con N’Dicka, reduce dalla doppia squalifica in campionato e in Coppa. Due cambi sulle fasce con Karsdorp e Angelino pronti a prendere il posto di Celik e Spinazzola, due dei migliori a San Siro. A centrocampo ci sarà sicuramente Cristante, squalificato per il secondo atto col Milan, con Bove e uno tra Pellegrini e Paredes. Davanti Lukaku sarà costretto agli straordinari, così come El Shaarawy, ma non come Dybala, che potrebbe lasciare spazio a Baldanzi, anche se non si esclude un utilizzo dal 1′ di Tammy Abraham. L’idea di un tandem composto da Lukaku e Abraham “può piacermi”, aveva confessato il tecnico giallorosso poche settimane dopo essersi insediato. A Udine l’esperimento, fin qui proposto solamente nel tentativo di resistere agli assedi finali contro Lazio e Milan, potrebbe trovare spazio per la prima volta dal 1′.