[the_ad id=”445341″]
La Lega Serie A studia il suo piano di riforme per il calcio italiano. Nel documento, visionato dall’ANSA, spicca tra i punti il numero complessivo delle squadre professionistiche. Un numero da rivedere, perché 100 è un numero troppo alto, per arrivare a una maggiore sostenibilità economico-finanziaria delle categorie inferiori. “Non è più rinviabile ridefinire la missione dei diversi campionati professionistici”, si legge nel progetto, approvato oggi in assemblea; occorre quindi “ripensare ed elevare i requisiti delle squadre che partecipano ai campionati professionistici” e “rivedere il numero di promozioni e retrocessioni nelle diverse leghe”.
La Lega di A si sofferma anche sul tema degli arbitri. La richiesta è quella di riconoscere una piena indipendenza del settore arbitrale, portando anche l’Aia fuori dal consiglio Figc. Inoltre, la proposta è quella di rendere gli arbitri dei professionisti sotto il profilo giuridico e contrattuale. Poi si passa a tematiche ‘di campo’. Tra i temi delle richieste a Fifa e Uefa c’è l’idea del Var a chiamata, quella di rendere pubblici in diretta i dialoghi del Var, oltre alla possibilità di valutare un aumento delle sostituzioni e sperimentare le espulsioni a tempo.
Poi si affronta il capitolo della governance federale. “Diviene urgente introdurre correttivi che assicurino alla Serie A il ruolo che le compete”, spiega la Lega, come riporta l’ANSA, chiedendo quindi un riequilibrio dei pesi nel Consiglio della Figc e una maggiore autonomia alla Serie A in stile Premier. Inoltre, tra le richieste al Governo ci sono quelle riguardanti una percentuale del volume delle scommesse e l’abolizione del divieto di sponsorizzazioni dal betting, oltre al ripristino del beneficio per gli impatriati.
Non solo. Tra i punti contenuti nel progetto di riforma per il calcio italiano della Lega di A c’è anche quello legato alla possibilità di riaprire alle multiproprietà , che sono state vietate dalla Figc a partire dal 2028/29. Una soluzione che potrebbe consentire, secondo la Lega, “l’attivazione di meccanismi di virtuosi per la valorizzazione di giovani, con modalità finanziariamente più sostenibili rispetto all’attuale sistema di seconde squadre di Lega Pro”, riporta l’ANSA. E, a proposito di seconde squadre, la Lega propone una accelerata al progetto, abolendo tra gli altri temi il costo di iscrizione aggiuntivo, chiedendo una maggiore flessibilità nel passaggio dei giocatori e aprendo alla possibilità di farle giocare nei tornei dilettantistici in caso di retrocessione. Proposta una modifica della Coppa Italia “valutando format della competizione collegati alle giornate di campionato”, mentre dal punto di vista economico c’è l’idea di valutare proposte di salary cap per quanto riguarda gli stipendi dei giocatori.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]