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In occasione della dodicesima giornata di campionato, le squadre della Serie A scendono in campo al fianco di Fondazione AIRC e invitano i propri tifosi a segnare Un Gol per la Ricerca a sostegno dei giovani talenti della scienza. Un’iniziativa corale che si rinnova con successo da ventisette anni grazie al prezioso sostegno di FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA e al supporto dei media sportivi. In tutti gli stadi sarà trasmesso sui maxi-schermi il video dell’iniziativa e lo speaker della squadra di casa leggerà un messaggio per sensibilizzare i tifosi presenti sugli spalti. Inoltre, il podio portapallone sarà personalizzato con l’adesivo dedicato ad AIRC. Infine i dirigenti, allenatori, calciatori che si presenteranno ai microfoni per le interviste di rito porteranno sulla propria giacca l’adesivo della campagna e leggeranno un appello per invitare i telespettatori a donare al 45521 per sostenere la ricerca contro il cancro.
Per vincere la partita contro il cancro il mondo del calcio rilancia compatto il modulo 4-5-5-2-1, non solo un numero ma un vero gioco di squadra, un impegno che coinvolge tutte le squadre a partire proprio dalla Nazionale con il CT Luciano Spalletti che conferma la sua fiducia nello schema AIRC: “Penso che per il futuro sia importante il 4-5-5-2-1“. A confermarne l’efficacia anche quattro campioni che hanno scelto di vestire la maglia di Un Gol per la Ricerca. Da Gianluigi Buffon: “Il 4-5-5-2-1 non è un vero e proprio modulo ma è il numero per aiutare AIRC nella lotta contro il cancro“, a Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, da molti anni al fianco della Fondazione dopo aver vissuto l’esperienza con il cancro: “Grazie al 4-5-5-2-1 ho potuto ancora dare il meglio di me! Se lo adottiamo insieme possiamo fare la differenza per arrivare a curare tutti i pazienti“.
Pronti a dare il loro contributo anche Lorenzo De Silvestri, difensore del Bologna: “All’inizio sono rimasto un po’ spiazzato sull’utilizzo del 4-5-5-2-1… poi però il mister ci ha spiegato che se lo adottiamo tutti insieme possiamo vincere” e Valentina Giacinti, attaccante della Roma: “Solo con il 4-5-5-2-1 lo possiamo battere e aiutare AIRC nella lotta contro il cancro“. A rafforzare il messaggio di fiducia nei ricercatori anche Claudio Marchisio, ambasciatore AIRC dal 2012: “Molti anni fa ho perso un caro amico a causa del cancro. Quando perdi persone così importanti ti senti perduto. Poi ho capito che potevo fare qualcosa e per questo sono diventato sostenitore e ambasciatore AIRC, perché l’unico modo per sconfiggere il cancro è la ricerca“.
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