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“I salari e i contributi fiscali sono le principali voci di spesa per le società. Venendo meno la liquidità è venuta meno la possibilità di far fronte ai pagamenti”. Queste le parole del presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini durante l’audizione in 5^ Commissione (programmazione economica, bilancio) del Senato.
“Viene chiesto ora il pagamento in un’unica soluzione delle tasse entro il 22 dicembre – ha aggiunto – In questo modo una misura nata per dare sollievo diventa uno strumento per indebitare ulteriormente i club. Basterebbe riprendere il principio della rateizzazione . Ma visto che ormai non ci sono strumenti per cambiare la norma, nonostante a marzo ci fosse stata promessa una rateizzazione, bisognerebbe consentire il pagamento a 5 anni come prevede la legge senza però sanzioni o interessi aggiuntivi”.
“A fronte di questa misura, il periodo che ci è stato concesso di ripresa è stato di soli 3 mesi e ricordo che la piena capienza degli stadi è tornata ad agosto. C’è una palese irragionevolezza tra il danno che abbiamo sofferto e il tempo concesso per la ripresa economica”. “In riferimento allo sport e al calcio professionistico – ha concluso Casini – c’è stato un drastico calo delle entrate e a questo si aggiunge che, a partire dal 2018, sono venuti a mancare 300 milioni l’anno per un divieto di sponsorizzazione delle scommesse che non vige negli altri Paesi europei. La pandemia ha creato inoltre una crisi di liquidità che ha assunto tratti evidenti: dal 2018 al 2021 c’è stato un 60% di diminuzione delle entrate da stadio per le leghe professionistiche. Da marzo 2020 a oggi lo sport non ha beneficiato di aiuti e sostegni diretti dallo Stato, diversamente per quanto avvenuto con i 4 miliardi di risorse per cinema e spettacolo e i 7 miliardi per il turismo”.
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