Serie A

Lecce, Sticchi Damiani: “Mai considerato di cristallizzare la classifica. No a play-off e play-out”

Lo stadio Via del Mare di Lecce - Foto La Cara Salma - CC BY-SA 3.0

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’, ha parlato dei ciò che sta accadendo in queste ultime settimane, con il campionato di Serie A fermo a causa dell’emergenza coronavirus: Noi presidenti ci sentiamo tutti i giorni e la possibilità di cristallizzare questa classifica non è mai stata presa in considerazione. Bisogna completare questo campionato in qualsiasi modo, i verdetti vanno dati sul campo. La problematica non va vista soltanto dal punto di vista delle società e dei calciatori, ma anche dall’interno sistema visto che lo stato perderebbe uno dei maggiori contribuenti. E’ inevitabile che il rischio ci sia per tutti, i ricavi sono dettati dai diretti televisivi che vengono completamente reinvertiti nell’acquisto dei giocatori, se quell’entrata viene meno, gli effetti sarebbero disastrosi”.

Il patron del club salentino ha proseguito manifestando la sua volontà di portare a termine la stagione, ma solo in caso di ottime condizioni di salute e non attraverso la disputa di play-off e play-out: “Vorremmo che il campionato ricominci entro i primi di maggio per concluderlo entro il 30 giugno ed i danni verrebbero ridotti al minimo. La vera domanda a cui non ho ancora avuto risposta è: ‘Se non chiudiamo il campionato entro il 30 giugno, lo blocchiamo con un impatto economico o è pensabile uno sforamento a luglio?’. Playoff e playout incontrano il mio sfavore per tre ragioni. Se si può tornare in campo per 6-7 partite di playoff, si può concludere anche il campionato. Poi non è detto che risolverebbe il problema economico finanziario e per ultimo non darebbe valore e merito sportivo. Ciò che è certo è che in campo non si torna se le condizioni di salute non sono perfette. Ricordo che in base all’ultimo Dcpm teoricamente le squadre potrebbero allenarsi, non lo facciamo perché abbiamo deciso di seguire i medici sportivi”.

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