“Sono stato veramente male. Ho rischiato di morire, ma ora sto bene e devo ringraziare il presidente, i direttori Corvino e Trinchera, il mister e tutta la società . C’è stata grande preoccupazione ma ora sono tornato, sto bene e sono contento di aver festeggiato la salvezza. È stato come avere intorno a me una famiglia. Per dieci giorni tutti mi hanno guardato come fossi il figlio di tutti, del presidente, dei direttori o del mister”. Lo ha detto il centrocampista del Lecce, Ylber Ramadani durante il format DAZN Talks, parlando dell’ascesso del collo che gli ha provocato delle difficoltà respiratorie lo scorso aprile. Ora però è tutto superato. E quando parla del traguardo salvezza, non nasconde la soddisfazione: “Se me lo avessero detto prima del campionato che ci saremmo salvati con tre giornate d’anticipo, avrei firmato subito. Avremmo meritato più punti, siamo stati sfortunati a volte, ma siamo stati bravi a raggiungere un grande risultato. Ora vogliamo chiudere bene davanti ai nostri tifosi. Mister Gotti voleva assolutamente fare risultato contro l’Udinese, è la sua mentalità , ma non ci siamo riusciti”.