“La squadra ha giocato una buona partita sin dalle prime fasi, ma abbiamo peccato di precisione nell’ultimo passaggio. Questo risultato vale come una vittoria ed è un grande premio per i ragazzi. Non abbiamo mai perso la nostra identità e la squadra non ha mai smesso di giocare. Non ho visto un blocco mentale nei miei ragazzi dopo le ultime partite. Oggi abbiamo giocato tutta la partita, pur andando in svantaggio: contro l’Udinese, invece, nella ripresa siamo andati sotto ritmo. La nostra identità non deve mai cambiare: considerando anche l’età dei miei giocatori, io dico sempre loro di giocare con leggerezza”. Lo ha detto l’allenatore del Parma, Fabio Pecchia, dopo l’insperato pareggio ottenuto in rimonta a Lecce: “Suzuki ha fatto un grande intervento: è un pareggio merito del lavoro di tutti i giocatori, anche suo. In quell’occasione, però, eravamo troppo aperti ed è mancata comunicazione. Sono dettagli che vanno appresi in fretta e che ti costano caro in Serie A”.
Stuzzicato sulle proprietà americane e in particolare su quella dei ducali, Pecchia ha infine chiosato ai microfoni di Sky Sport: “La società ha le idee molto chiare. La volontà è di puntare su giocatori giovani e di proprietà . Siamo andati in Serie A con un gruppo totalmente di proprietà del club e poco rivoluzionato rispetto all’anno scorso. Volevamo dare continuità al lavoro fatto. Il mio compito è quello di portare avanti la crescita dei ragazzi e pensare al risultato in campo”.