Lecce-Milan cambia copione all’improvviso e alla fine il risultato finale è quello che più volte si è verificato negli ultimi anni. Lo scorso anno, da 2-0 a 2-2, quest’anno tutto il contrario: i rossoneri la sbloccano e raddoppiano nel primo tempo, nella ripresa sembrano non poter soffrire, poi l’incredibile sbandamento dei ragazzi di Pioli, e la stanchezza post Champions non giustifica il blackout totale, e Sansone e Banda pareggiano i conti nel giro di quattro minuti, con tanto di rischio di 3-2 al 94′ con l’eurogol di Piccoli cancellato dal Var molto zelante. Nel mezzo, una gestione caotica sia delle due squadre che dell’arbitro Abisso, che finisce per farsi mandare a quel paese da Giroud estraendo un rosso evitabile se avesse visto bene l’episodio al limite dell’area. E così, è 2-2, un pari che è il nono nelle ultime tredici partite al Via del Mare tra queste squadre.
Il Lecce approccia bene nel primo tempo, Pioli deve fare i conti con l’incubo infortuni e si fa male Leao dopo appena otto minuti: problema al flessore, rischia uno stop non breve. Entra Okafor e il Milan alla distanza carbura, per poi sbloccarla con Olivier Giroud, sempre lui, abile a depositare in rete col petto un cross violento di Theo Hernandez. Lo 0-1 accresce le certezze della squadra milanista, che è reduce dalla splendida notte di Champions contro il Psg e che raddoppia col primo gol di Tijjani Reijnders, frutto di un bel coast to coast. L’olandese colpisce pure un palo, e dopo un miracolo di Maignan nel finale del primo tempo su Banda, a inizio ripresa ci sono anche altre occasioni per fare tris, ma la squadra di D’Aversa, se fa bene una cosa oggi, è quella di restare sempre viva, propositiva e dentro la partita, trascinando anche il pubblico del Via del Mare. La rimonta è servita e il Milan sbanda totalmente nel finale. Al 66′ Sansone segna come Skriniar pochi giorni fa, della serie non si impara mai dagli errori, poi Banda al 70′ fa 2-2 ed esplode lo stadio. Il palo lo prende anche Sansone, oggi al gol numero sei contro il Milan con quattro maglie diverse, poi il finale è rovente: espulso come detto Giroud, annullato il gol a Piccoli col Var. Alla fine è 2-2 e paradossalmente entrambe le squadre possono essere deluse. Ma se il Lecce ha dato importantissimi segnali di vita, il Milan ha dimostrato di essere fragilissimo: la vittoria col Psg, in fin dei conti, è un caso dentro a un mese tremendo con due punti nelle ultime quattro e la sensazione che Pioli non abbia pienamente il controllo della situazione.