Il capitano del Lecce Marco Mancosu è intervenuto a Radio1 Rai durante la trasmissione “Sabato Sport”, raccontando le sensazioni dei suoi giorni in quarantena e guardando anche al futuro del campionato. “Ogni giorno sembrava uguale all’altro, sono stati momenti difficili – ha affermato Mancosu – Ma siamo stati comunque fortunati rispetto a chi è stato male o peggio. Quando sono potuto andare a correre è stata come una liberazione, non andare al campo è stato brutto.”
Anche tra i calciatori c’è chi però non si sente sicuro a riprendere: “C’è chi teme per le proprie famiglie, noi siamo calciatori e dobbiamo sperare che chi di dovere prenda le decisioni giuste. Il nostro lavoro è giocare, ma lo faremo solo se ci sarà sicurezza. Capisco che le autorità siano in una posizione difficile, tra due fuochi: salute ed economia, non è facile ma la nostra predisposizione è quella di tornare a giocare in sicurezza.”
Mancosu ha parole al miele anche per i tifosi del Lecce: “Hanno mostrato grande attaccamento alla squadra e alla città, molti di loro non hanno nemmeno voluto il rimborso dell’abbonamento. Sono unici.” Sulla questione delle promozioni e soprattutto delle retrocessioni: “Devono esserci valori meritocratici, possibile che servano leggi nuove. Se si punterà alla meritocrazia, nessuno potrà obiettare.”