L’allenatore del Lecce, Luca Gotti, è intervenuto in conferenza stampa questa mattina alla vigilia di Lecce-Atalanta, presentando la sfida casalinga con i bergamaschi: “Non c’è bisogno di stimoli, stiamo svolgendo la nostra professione. Questo è di per sé uno stimolo, bisogna viverci in sintonia. Abbiamo due partite importanti di Serie A contro squadre forti, è questione di mentalità. La mentalità è stata fondamentale nel percorso dell’Atalanta negli ultimi 10 anni”.
Successivamente il tecnico dei salentini elogia Gasperini e spiega quanto fatto dal collega nel corso degli anni: “Gasperini ha il merito di aver portato parecchia ricchezza in Serie A. Era Gasperini anche 15 anni fa, aveva già questo tipo di imprinting tattico. Impone al suo avversario una partita quasi uomo a uomo. Quando guidava le piccole squadre, le grandi riuscivano ad imporsi gradualmente. Poi nel tempo ha migliorato i giocatori dell’Atalanta, dunque nessuna squadra di Serie A può affrontare normalmente la partita. Lui traccia un solco e su quel solco arrivano Juric, Tudor, Palladino… l’avversario gioca in quel modo dal primo giorno di ritiro, noi dobbiamo andare sul loro terreno. In Serie A ci sono 8 partite con un canone tattico diverso a causa sua, questa è ricchezza per il campionato”.
Dopodiché si concentra sugli interpreti della partita: “La particolarità del nostro avversario ci impone di ragionare in maniera diversa, ad esempio sulle uscite difensive. Cambierà qualcosa nel nostro atteggiamento, tornerà la coppia Piccoli-Krstovic. Berisha e Pierotti da titolari? Settimana scorsa la squadra mi sembrava pronta, poi il campo mi ha smentito. Ci ho messo qualche giorno a sbollire il dispiacere della partita, non mi è andata giù. Non ho visto una squadra in vacanza. Hanno comunque la possibilità di partire dal primo minuto”.
Sulla salvezza Gotti minimizza: “La mia idea del Lecce visto da fuori è il motivo che mi porta qui. Ho rifiutato tante proposte per venire qui. All’interno ho visto quello che vedevo fuori. Occupiamoci di questo campionato, poi ragioniamo insieme sul come pensare al proseguo”.
Infine chiude escludendo la possibilità che gli avversari schierino riserve: “Non è facile dire chi sono i titolari, hanno almeno 18 giocatori che si alternano. È giusto che il loro focus sia sull’Europa, ma chi giocherà credo proprio che sarà all’altezza della situazione”.