Serie A

Lecce, Corvino: “Calciomercato? Importante il settore giovanile”

Pantaleo Corvino e Marco Baroni
Pantaleo Corvino e Marco Baroni - Foto LiveMedia/Emmanuele Mastrodonato

Il responsabile dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A con Rds, per parlare dell’apertura del calciomercato: “Ci siamo mossi con anticipo con i giocatori in scadenza e con altri acquisti, noi facciamo molto leva sulle idee, dobbiamo sforzarci di fare questo tipo di mercato per un calcio sostenibile dove bisogna cercare di patrimonializzare e di fare squadre giovani per dare un futuro al club. Per noi è molto importante anche il settore giovanile, cerchiamo di creare risorse da lì. Infatti, in squadra abbiamo tre titolari che vengono dalla nostra primavera che è campione d’Italia” “L’acquisto di Fruchtl comporta la partenza di Falcone? Una squadra deve crescere mercato dopo mercato, dopo due salvezze consecutive in Serie A vogliamo sempre aggiungere qualcosa dove c’è necessità. Aver arricchito la batteria di portieri con un portiere importante credo che sia qualcosa in più che mancava a questa squadra”.

Corvino prosegue: “I nostri tifosi hanno una passione enorme verso la squadra, il nostro sforzo è sempre di soddisfare la loro passione facendo del nostro meglio, perché siamo noi i primi tifosi. Lo sforzo è massimo sapendo che non è facile, ci proveremo. Abbiamo messo molte risorse tecniche in evidenza in questi anni, cercando di essere un modello attraverso le idee, cercando in giro per il mondo perché in Italia è difficile a causa dei costi alti. Deve essere patrimonio di una società andare in un mondo globalizzato a cercare delle potenzialità dove possono essere trovate a prezzi accessibili. Questo deve essere vista come una virtù, non bisogna demonizzare quello che facciamo. Siamo demonizzati per quello che facciamo perché pensano che abbiamo la vocazione solo verso gli stranieri, non è vero perché in prima squadra abbiamo Falcone, Baschirotto, Gallo. È logico che dovendo dare sfogo alle idee, quando non puoi farlo in casa devi andare lontano, quella però è un’arte. Io per primo vorrei pescare in Italia – sottolinea – ma non riuscendoci bisogna andare a farlo fuori. Anche noi abbiamo diritto non solo di partecipare ma di dare ai nostri tifosi quello che può darci un calciatore con delle qualità, anche se viene da lontano”. Sulla prossima stagione: “Quando siamo arrivati noi in A, chi già era in A vedeva nel Lecce una squadra debole, con una proprietà italiana che cercava di fare il massimo compatibilmente con le proprie risorse. Oggi arrivano dalla B proprietà stramiliardari con fondi che incidono molto nelle politiche, per noi Como, Parma e Venezia sono tutte proprietà importanti che fanno calcio in modo diverso dal nostro e quindi rappresentano squadre da temere per il raggiungimento del nostro obiettivo”.

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