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Il Milan vince con merito contro la Lazio e resta in testa al campionato a punteggio pieno così come il Napoli. La squadra di Pioli, in questo modo, dimostra di essere decisamente pronta e in linea con il percorso fatto lo scorso anno, ritrova Ibrahimovic subito in gol al rientro dopo l’infortunio, punta tutto sulla giovinezza di Leao, ancora a segno e di Tonali e Brahim Diaz che hanno confermato quanto di buono fatto vedere nelle prime due di campionato. Squadra matura, completa, capace di risollevarsi anche dopo il rigore sbagliato da Kessie che non aiuta certo a riappacificarlo con la tifoseria per la situazione contrattuale. Ma i gol sono belli e frutto di giocate codificate e conosciute dai giocatori di un Pioli ormai comandante su misura di questa squadra.
I biancocelesti invece deludono e sono l’altra faccia della medaglia. Nelle prime due di campionato erano arrivate due vittorie, entrambe subendo gol per prima ma segnando subito dopol’immediato pareggio per poi dilagare. Stavolta, la fase offensiva è un mezzo disastro. Milinkovic-Savic troppo lontano dalla porta, Luis Alberto predica nel deserto, Immobile è ancora scosso dalle critiche in Nazionale. E così, i tiri in porta latitano, e una volta passati sotto diventa quasi impossibile risollevare la barra portandola dritta. E questo vuol dire solo una cosa: il cantiere è ancora aperto e prima di inculcare le sue idee Sarri dovrà lavorare ancora un po’.
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