Serie A

Leadership, esperienza e sacrificio: Alvaro Morata è l’attaccante di cui il Milan aveva bisogno

Alvaro Morata
Alvaro Morata, Spagna - Foto Revierfoto/IPA

Alvaro Morata sta per diventare il nuovo numero nove del Milan. Il club rossonero ha trovato il sostituto di Olivier Giroud, volato via a Los Angeles dove terminerà la sua carriera, e il prescelto è stato lo spagnolo neo campione d’Europa da capitano. Alvaro è classe 1992 e compirà trentadue anni ad ottobre e ha tutti i crismi per essere il numero nove del Milan. Andiamo a scoprire perché.

LEADERSHIP

Agli ultimi Europei ha dovuto “fare il muratore” come ha detto lui dopo il trionfo in finale con l’Inghilterra. Si è sbattuto su ogni palla, ha fatto a sportellate soprattutto spalla alla porta, ma ha esaltato il talento di Nico Williams e Yamal. E ogni volta che è stato sostituito – anche forse prematuramente in finale – ha caricato tutti i suoi compagni, uno per uno, da vero capitano. D’altronde Morata ha giocato solo in grandi squadre e in grandi piazze: Real Madrid, Chelsea, Juventus, Atletico Madrid e adesso Milan. Sa cosa vuol dire convivere con la pressione di dover vincere, di dover giocare per i tre punti.

ESALTA CHI GLI STA INTORNO

Il suo gioco è funzionale per la squadra, non è un mero bomber d’area di rigore. Tutt’altro: cuce, rifinisce, gioca, apre, attira. Tutto in funzione della squadra. E queste caratteristiche potrebbero sposarsi alla perfezione con quelle di Rafael Leao e Christian Pulisic che, sugli esterni, potrebbero beneficiare del gioco di Morata. Esattamente come successo agli Europei con Yamal e Nico Williams. Aprire il gioco per poi isolare nell’uno contro uno due crack come Pulisic e Leao. Il vestito tattico di Fonseca potrebbe essere, verosimilmente, un 4-3-3 o un 4-2-3-1 molto più muscolare ed equilibrato rispetto a quello precedente e potrebbe dare ancora più peso alle giocate dei tre davanti.

ESPERIENZA

Morata ha calcato tutti i grandi palcoscenici. E’ uno da grandi notti: segna spesso nelle partite importanti e di certo non gli manca l’esperienza per giocare le partite importanti. In Serie A e in Champions League. Forse pecca di continuità, soprattutto a livello realizzativo, dove quasi mai è andato oltre i 15 gol stagionali. Ma, come detto in precedenza, fa tanto lavoro per la squadra e favorisce gli altri compagni anche in fase di gol. Al Milan mancano esperienza e muscoli: vuoi per gli addii di Giroud e Kjaer, vuoi per la mancanza d’equilibrio che deve essere colmato con il secondo punto (Fofana e Pavlovic?). Il Milan è stato additato spesso di non comprare giocatori fatti e finiti: beh, questa volta, no. Alvaro Morata è un giocatore fatto e finito. Pronto per grandi palcoscenici. Probabilmente all’ultimo grande contratto della sua carriera. San Siro lo aspetta: sì, ha tutto per essere il numero nove del Milan.

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