L’occasione per ripartire e iniziare a mostrare quel gioco che, pochi mesi fa, aveva portato a conquistare il secondo posto e il ritorno nell’Europa che conta, quella della Champions League. Rappresenta questo, per la Lazio, la sfida al Torino nel turno infrasettimanale; non l’avversario più morbido per gli uomini di Sarri, ma quello giusto per dimostrare di avere grinta e attributi, proprio le caratteristiche che i tifosi avevano chiesto ai giocatori dopo la prestazione con il Monza. “Il Torino è una squadra difficile da affrontare, ha un allenatore bravo e giocatori forti, l’anno scorso ci hanno messo in difficoltà in tutte e due le partite. Abbiamo iniziato male, ma abbiamo tutto il tempo per rimettere a posto la situazione. Domani abbiamo una grande opportunità. Dobbiamo ritrovarci come squadra e ritrovare quella solidità che lo scorso anno ci ha contraddistinto e che sono convinto ci porterà a fare tanti punti”, le parole di Mathias Vecino ai canali ufficiali del club attraverso le quali l’uruguaiano prova a caricare l’ambiente.
Un messaggio, quello di rimanere uniti e di remare tutti dalla stessa parte, che ha voluto far arrivare alla squadra anche il presidente Claudio Lotito che, intercettato alla Camera dopo le esequie di Stato laiche del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, ha sottolineato come “l’obiettivo deve essere comune. E’ chiaro che se qualcuno pensa che si possa fare da soli, interviene il presidente della squadra”, ha detto a rimarcare il proprio ruolo e a lanciare un altro segnale dopo il ritiro voluto per compattare la rosa. Adesso toccherà ai giocatori rispondere sul campo con Sarri che si affida, in quello che è il momento peggiore della sua era, a Provedel in porta con Marusic e Pellegrini terzini e la coppia centrale con Casale favorito su Patric e la sorpresa Gila qualora Romagnoli non riuscisse a stringere i denti per comandare il reparto. In mediana torna Kamada con Luis Alberto e Vecino favorito su Cataldi mentre in attacco sicuri Immobile e Felipe Anderson con la terza maglia in ballottaggio fra Pedro e Zaccagni con l’ultimo, leggermente affaticato, che potrebbe prendersi un turno di riposo.