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Il portiere della Lazio, Thomas Strakosha, nel corso di un’intervista rilasciata al canale ufficiale del club biancoceleste, ha parlato dei primi giorni di allenamento con Maurizio Sarri: “A noi non interessa tanto il calendario, sappiamo di essere una squadra forte e dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Con il nuovo mister dobbiamo concentrarci a capire le cose che ci chiede, ma il gruppo è felice e unito. Credo capiremo i nuovi concetti molto rapidamente. Prime sensazioni? Il mister chiede tanta intensità in allenamento, mentre i recuperi sono molto brevi e questo mi ha impressionato. Conoscevamo già Sarri, sapevamo cercasse di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori, siamo molto felici del suo arrivo. Ancora non ci sono stati colloqui privati, ma non ha niente da nascondere, ti dice le cose in faccia. Credo che piano piano inizierà a parlare più specificatamente con tutti. C’è solo da vedere cosa succederà. Era il momento giusto per cambiare qualcosa perché la squadra ha sempre nuovi stimoli, ma vedendo un tecnico così preparato e di questo livello ci darà ancora più stimoli, come spero li darà anche ai tifosi a venire allo stadio. Senza loro facciamo fatica. Il suo arrivo è stato positivo e ora lo dobbiamo dimostrare in campo”.
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“Per me è sempre un sogno essere qui, non pensavo di poter arrivare a questo numero di presenze. Sono molto felice, ma voglio migliorare per poter continuare a giocare qui e divertirmi. Questo è il mio decimo anno alla Lazio, ho visto più Grigioni che la mia famiglia. Mister Nenci è uno molto positivo e mi sprona sempre, piano piano ci stiamo conoscendo. Io alla Lazio ho sempre dato rispetto, come la società me l’ha sempre dato. Io voglio aiutare la squadra giocando e l’anno scorso è stata una scelta del mister, rispettabile anche se ovviamente non sono stato contento di non giocare. Un professionista che è contento di stare in panchina forse dovrebbe cambiare sport. Spero di essere pronto quando verrò chiamato in causa. Con la società, i tifosi e la squadra i rapporti sono ottimi. Su chi punto? Su me stesso. So che posso dare molto di più e lo scorso anno mi ha aiutato nella crescita personale”, ha concluso l’estremo difensore.
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