“Se n’è parlato tanto. E’ un giocatore su cui ho puntato ad occhi chiusi sempre. Parlano i fatti, prima di me nessuno lo aveva fatto giocare così tanto. Ci avrei puntato anche per questa patita. Nell’ultima settimana non ho visto gli atteggiamenti giusti, e non potevo anteporlo alla squadra. Così ho deciso alla vigilia di escluderlo. Tutti sono importanti e nessuno è indispensabile”. Così il tecnico della Lazio Simone Inzaghi alla vigilia dell’esordio dei biancocelesti in Serie A contro la Spal, in scena domani sera alle 20.45 allo stadio Olimpico. L’allenatore laziale ci va giù duro, la professionalità viene prima di tutto e gli allenamenti disertati da Keita proprio non gli sono piaciuti: “E’ una cosa sbagliatissima perché si manca di rispetto allenatore, compagni e società. Come è giusto che sia, uno può avere in testa di fare ciò che vuole, desiderando di andare altrove. Bisogna comportarsi da uomini, venendo agli allenamenti. E’ una cosa che non va bene, non è più una novità, sta diventando un’abitudine e deve cambiare per forza”.
“Credo che dovrebbe già essere chiuso dalla vigilia della Supercoppa, con la prima partita ufficiale. Non sono contento che ci siano alcuni giocatori nelle prime due partite che non voglio stare qui. E’ una regola che va rivista e ne ho parlato nelle sedi opportune. Stiamo operando bene e vedere cosa succederà con Keita, un giocatore che dovrebbe essere sostituito immediatamente se andrà via”, così interviene sul mercato in conferenza stampa. Il riferimento, oltre al senegalese, anche a Wesley Hoedt a un passo dal Southampton: “Oggi sarà all’allenamento, poi vedremo gli sviluppi. Lui per noi è importante perché ci dà diverse soluzioni. Ha chiesto di andare via perché vuole giocare sempre, e qui non è possibile: 40 partite su 40 non le ha fatte nessuno. Domani sarà convocato e poi vedremo. Se sarà ceduto dovremo intervenire, cercando un mancino”.
Infine Inzaghi parla anche della prossima avversaria, la neopromossa Spal: “Servirà una prova di grandissima maturità. Dopo una vittoria così in Supercoppa può scattare qualcosa inconsciamente. Incontreremo una neopromossa con un allenatore preparato che conosco. Non sarà semplice“. Ambizioni stagionali? Ancora presto per pensare al quarto posto: “E’ normale che in cuor mio c’è speranza, ma secondo me inizialmente ci sono le milanesi che hanno investito e speso tanto. Poi le prime tre che sono arrivate lo scorso anno, oltre ad Atalanta, Torino e Fiorentina che si sono mosse bene. Se siamo da primi quattro posti è ancora presto, dico che altre squadre si sono rafforzate. Il desidero è arrivare nei piani alti per tanto tempo”, ha concluso il tecnico della Lazio.