“Questo dualismo con Mourinho non lo vedo. L’ho conosciuto, è un bel personaggio e mi è simpatico. Lui ha vinto molto più di me, ma non vuol dire nulla. Nel derby non faremo di tutto, ma di più per vincere. Citerò più me stesso che altri personaggi. Vorrei vedere una squadra con grande spirito di sacrificio durante la settimana per poi divertirsi la domenica. Voglio vedere voglia di dominare la partita, e penso ci siano i presupposti“. Non poteva che cominciare da una battuta su Mourinho la conferenza di presentazione di Maurizio Sarri, nuovo allenatore della Lazio.
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Sarri poi difende a spada tratta il suo bomber Immobile: “Le parole le sta spendendo Mancini mettendolo dentro in tutte le partite. Alla squadra fa mancare poco, partecipa molto bene sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Quello che ho visto in queste partite mi lascia molto tranquillo. La valutazione dell’allenatore va oltre la realizzazione di una rete”. Altro tema caldo in casa biancoceleste è il comportamento di Luis Alberto: “Non ha risposto ad una convocazione, è un problema societario. Sto aspettando che arrivi e parli con me, se ci convince il problema sparisce, altrimenti dovrà chiederci scusa“.
Si è molto parlato di un Maurizio Sarri più adatto ad una società come la Lazio che non a una come la Juventus. Il tecnico risponde così: “Le società sono fatte di persone, non sono entità astratte. Ritengo che queste persone in questo momento siano adatte a me, poi vedremo se sarà una valutazione esatta”. Sulla sua filosofia di gioco e sul percorso che aspetta i biancocelesti, Sarri avverte: “Non sarà un percorso semplice e breve, ma quando hai idee precise è inevitabile. Giocare un certo tipo di calcio non è solo schemi, ma una filosofia, un modo di pensare per far venire naturale un certo tipo di calcio. Spero che il percorso ci porti ad un calcio che mi faccia tornare a casa contento al di là del risultato, l’obiettivo numero uno è divertirsi“. Interrogato sul modulo, poi, il tecnico toscano annuncia che si partirà con il 4-3-3, specificando però che si potrà pensare anche a soluzioni alternative.
Nel corso della conferenza, poi, Sarri ha parlato di Europa League, spiegando come la sua squadra darà tutto e non snobberà la competizione come spesso si tende a fare in Italia. A tal proposito, ha chiuso con un commento molto esplicito: “Preferisco scoppiare a marzo che fare figure di m***a in Europa”.
Infine, Maurizio Sarri non ha risparmiato un attacco agli Organi che comandano il calcio. Questo il suo pensiero: “Siamo di fronte a calendari folli, nessuno aiuta perché l’UEFA ti tira fuori un Europeo a 24 squadre, la FIFA tirerà fuori un Mondiale a 50. L’avessero chiesto a me avrei fatto in fretta a dire le 24 squadre più forti, senza fare tutte queste partite. Io penso che serva fare delle categorie, è impensabile che un giocatore che prende 1 milione di euro vada a giocare ad Andorra. Poi si parla di infortuni e di decadimento delle partite, ma è inevitabile. Spero ci sia la volontà di arrivare ad un calcio sostenibile”.