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“Spettabile Questura di Roma, vorreste essere così cortesi da spiegarci per quale ragione ieri sera non ci è stato consentito di introdurre allo stadio una bandiera della pace, autorizzata dall’organo preposto, quando contemporaneamente veniva consentita l’esibizione di vessilli inneggianti al nazismo e al fascismo, cosa che accade peraltro correntemente in tante altre curve?“. Questo il tweet di Lazio e Libertà, associazione di tifosi biancocelesti che si batte per favorire l’integrazione culturale e sportiva contro ogni forma di razzismo. Nel pre partita della sfida contro la Sampdoria, una bandiera della pace è stata vietata all’ingresso, come peraltro accaduto anche ad un tifoso della Roma nei precedenti impegni. In entrambe le occasioni, però, sugli spalti sono apparsi striscioni inneggianti al fascismo e al nazismo: un drappo col simbolo delle SS ieri, una bandiera inneggiante alla Marcia su Roma nel caso delle partite dei giallorossi.
Spettabile @QuesturaDiRoma vorreste essere così cortesi da spiegarci per quale ragione ieri sera non ci è stato consentito di introdurre allo stadio una bandiera della pace, autorizzata dall’organo preposto, quando contemporaneamente veniva consentita l’esibizione di vessilli 1/2 pic.twitter.com/VehYQ7ZbgN
— Lazio e Libertà APS (@lazio_e) May 8, 2022
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