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Battere la Juventus è complicato, ma per la Lazio di Sarri, parlano questi due anni, diventa sempre più complicato confermarsi contro avversarie ostiche ma sulla carta inferiori come lo Spezia. E allora, quella del Picco è un’importante prova del nove – ammesso che ce ne fosse il bisogno – per una squadra raggiante che deve volare basso, a differenza dell’aquila Olimpia, e affrontare ogni partita come una finale, visto che il sogno Champions, che per bocca di Tare e Lotito era in verità un obiettivo, è sempre più vicino. Secondo posto, un margine rassicurante su chi insegue, una difesa di ferro – la migliore del campionato, un solo gol subito in sette partite e due punti persi nello stesso lasso di tempo – un attacco stellare in cui Immobile sta persino rendendo poco. E allora, il tecnico toscano, che di gestire e speculare non ne ha mai voluto sapere, non può far altro che continuare su questa strada tracciata, conscio che una vittoria a La Spezia può davvero costituire il trampolino di lancio definitivo, mentre una sconfitta non sarebbe un dramma a livello di punti, ma potrebbe improvvisamente minare le certezze acquisite e far tornare alla mente come quella biancoceleste sia una squadra che anche quando sembra averla trovata smarrisce all’improvviso la continuità .
Di certo non ci sarà da fare copiaincolla con la sfida dello scorso anno, un 3-4 abbastanza pirotecnico in cui la squadra di Sarri andò sotto per tre volte, sempre rimontando e trovando poi il gol del 3-4 con Acerbi – è passato un secolo, già – in modo irregolare in uno dei peggiori disastri dell’epoca Var. Una partita rocambolesca, ne abbiamo viste pochissime quest’anno in casa laziale, soltanto in Europa dove la campagna è stata disastrosa. Ma in campionato si va a gonfie vele e la sfida dell’anno scorso, ultimo precedente in terra ligure, pare davvero appartenere a un altro universo. Occhio però alla fame di punti della squadra di Semplici: servono punti salvezza perché il Verona si avvicina, il momento è tutto sommato buono e un mesetto fa era arrivata anche la vittoria casalinga contro l’Inter. Aquilotti contro aquile, obiettivi diversi e momenti positivi: c’è una certezza, non vedremo la stessa partita di un anno fa.
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