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La Lazio non molla sul processo tamponi: presentato il ricorso alla Corte federale presieduta da Mario Luigi Torsello. Il patron Lotito ha infatti impugnato la sentenza del Tribunale federale, che peraltro lo vede coinvolto in prima persona visti i sette mesi di inibizione per lui, oltre ai 12 previsti per i medici sociali Pulcini e Rodia. Secondo il giudice Mastrocola infatti, spettava ai medici (e non al laboratorio analisi) comunicare i nomi dei giocatori positivi al Covid-19 all’Asl di competenza sui casi riscontrati tra fine ottobre e novembre. Lotito invece, secondo le motivazioni della sentenza emessa lo scorso 26 marzo, “avrebbe dovuto imporre l’isolamento“. Il presidente non ci sta e dà dunque il via al ricorso, chiedendo l’assoluzione o perlomeno lo sconto sia per sé stesso che per i medici.
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