Serie A

Lazio-Milan, Fonseca: “Il mio lavoro è cercare soluzioni, mi aspetto una squadra diversa”

Paulo Fonseca, Milan
Paulo Fonseca - Foto Gianluca Ricci / IPA Sport / IPA

“Abbiamo la consapevolezza che non abbiamo cominciato bene ma una cosa è molto positiva: che siamo tutti d’accordo, siamo uniti. Vogliamo cercare soluzioni ed è quello che abbiamo fatto questa settimana, è più facile lavorare quando siamo tutti insieme. Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, penso che abbiamo capito quello che è veramente importante migliorare. Non mi piace piangermi addosso e cercare scuse, sono qui per cercare soluzioni. Domani vediamo se è stata la strada giusta, mi aspetto di vedere un Milan diverso. Così Paulo Fonseca in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Milan, valida per la terza giornata della Serie A 2024/2025. Il tecnico portoghese glissa su qualsiasi domanda di mercato, sia in uscita (ad esempio su Bennacer) sia in entrata (Abraham ma anche Rabiot), spiegando che “non parlo di cose che non sono ufficiali”; solo su Saelemaekers si è sbottonato un po’ di più, sottolineando che “se un giocatore vuole avere l’opportunità di giocare di più, dobbiamo rispettarlo”. Collegato al mercato, Fonseca ha parlato del dialogo con la dirigenza: “Posso dire che siamo in contatto tutti i giorni e parliamo di tutto. Ovviamente ci sono cose che non posso decidere, ma il rapporto con la società e con la squadra è buonissimo. Sono molto soddisfatto del lavoro della società sul mercato.

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IL VIDEO DELLA CONFERENZA

Parlando delle cose da migliorare, in riferimento anche al rendimento di Leao e Theo, e commentando anche le parole di Cancellieri post Parma-Milan, Fonseca ha dichiarato: “Non parlo di giocatori individualmente ma sempre della squadra, in generale. Individualmente parlo solo con i giocatori, non parlo pubblicamente delle prestazioni individuali. Ovviamente ho parlato con entrambi e con tutti gli altri giocatori. Per me è normale che quando le cose vanno male ci siano dei dubbi, possiamo discutere di due o tre centrocampisti, due o tre attaccanti… Io ho la certezza di quello che credo e voglio dalla squadra. Abbiamo la consapevolezza di non avere fatto bene. Dobbiamo accettare la critica, non mi aspetto che si parli bene della squadra, dobbiamo accettarlo e lavorare, concentrandoci sulle soluzioni per noi stessi, non perché altri parlano”. Infine, sul sorteggio di Champions League: “Mi piace questo formato perché hai la possibilità di avere più partite tra grandi squadre ma anche opportunità di portare grandi squadre in Paesi dove non ci sono le squadre più forti. Il sorteggio è molto equilibrato, ma ci penseremo quando sarà il momento”.

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