Serie A

Lazio, Luis Alberto: “Siamo una vera famiglia, cambiata la mentalità”

Luis Alberto, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Mi manca troppo il campo e il pallone“. Così ha esordito Luis Alberto in diretta su Lazio Style Radio. Il centrocampista biancoceleste ha poi parlato degli allenamenti che sta svolgendo in casa: “Ora faccio solo cose che non mi piacciono, come il lavoro atletico e sulla forza. Mi alleno anche con mia moglie, abbiamo iniziato a fare joga. Le sessioni? Ne faccio due al giorno, a volte anche tre“. La voglia di tornare in campo è tanta e l’obiettivo è continuare a lottare: “La testa è rimasta sul campionato, non è colpa nostra questa crisi. La mentalità deve rimanere quella che abbiamo sempre avuto. Dobbiamo continuare a lottare“.

Se mi piacciono più gli assist o i gol? Mi piacciono i tre punti” ha risposto divertito Luis Alberto, che ha aggiunto: “Immobile mi dovrà fare un regalo, dovrà spendere un po’ di soldi. Ha più anni e ne ha di più in banca, magari mi prende un Rolex (ride, ndr). Tornando seri, spero che faccia 40 gol il prima possibile“. Il calciatore ha poi parlato di Parma-Lazio, forse la sua partita perfetta: “Non lo so, alcuni compagni mi hanno detto che la mia partita migliore è stata a Milano contro il Milan quest’anno. Io gioco per divertimento, il calcio è sempre stata la mia passione. Ora sto bene, ho lavorato tanto per arrivare qui. Voglio vincere sempre, se facciamo sempre tre punti significa che saremo sempre primi o secondi“.

Qual è stata la partita della svolta per la Lazio? Penso quella dopo Lazio-Atalanta” ha risposto il centrocampista, che ha motivato la scelta: “In quella settimana abbiamo giocato tre partite con Fiorentina, Torino e Milan e da lì è cambiato tutto. Ce lo siamo anche detti tra compagni e così è stato. Quando gira tutto bene, alcune volte vinci all’ultimo come successo a Cagliari. Abbiamo cambiato poco, lavoriamo da tempo con lo staff e il mister ci conosce bene. Siamo una famiglia e ci troviamo bene a giocare a calcio“. Sulla Supercoppa: “Le emozioni ci sono perché abbiamo vinto la Supercoppa, ma non mi è piaciuto giocare lì. Nel calcio devono esserci i tifosi, avrei preferito giocare in casa della Lazio. Questo sport non è solo per noi giocatori, è per tutti. Quando si gioca in un paese così lontano non è la stessa cosa, è tutto più strano, anche i festeggiamenti dopo la partita. Noi però non possiamo farci niente, è una questione di soldi“.

Luis Alberto ha poi commentato la figurina Panini speciale fatta in suo omaggio e che uscirà il prossimo sabato: “Mi fa piacere, ho sempre fatto la collezione di figurine anche in Spagna. È una cosa bella, spero che a mio figlio gli potrà piacere. La patch come miglior centrocampista sulla maglietta? Vorrei pensare soltanto a giocare bene e a vincere i titoli“. Il calciatore biancoceleste ha raccontato come sta passando la quarantena, allenamenti a parte: “Guardo poco la tv, mi alleno tantissimo, più del solito. Passo così i giorni. Più i miei bimbi la guardano, i cartoni Disney“. Infine, Luis Alberto ha parlato di quanto unita sia questa Lazio: “Parliamo tutti nel gruppo, ci chiediamo cosa dovremmo fare. Siamo una squadra unita, una vera famiglia e tutti pensiamo sempre alla collettività. La nostra mentalità è cambiata“.

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