“C’è una norma dello Stato che prevede delle cose e ci atteniamo a quello che pensiamo sia funzionale per potere rendere competitiva la Serie A”. Queste le parole del presidente della Lazio Claudio Lotito, fuori dalla FIGC al termine del consiglio federale odierno. “La scelta dei proporre alcune partite in chiaro è dettata da un fattore economico. Non tutti hanno le risorse per abbonarsi e spendere i soldi ed è una proposta per avere un po’ di appeal considerando che il tennis ha avuto un grande incremento nell’ultimo periodo. La scelta di Baroni è stata una scelta pensata – prosegue sul buon momento della Lazio – Si sente parte della famiglia Lazio e si sta disimpegnando alla grande. L’allenatore deve essere esempio per i giocatori. Per la squadra deve essere come un maestro di vita. Pedro è un esempio e ci abbiamo puntato da inizio anno, infatti è stato inserito in lista UEFA al posto di altri giocatori. La mia competizione non è con la Roma, che da quando sono presidente ha sempre veleggiato in posizioni inferiori e ha vinto meno trofei, ma il mio obiettivo è rendere la Lazio una società sostenibile. I lavori per lo stadio stanno continuando – conclude Lotito sul Flaminio – ho preso un impegno con l’assicurazione comunale e vogliamo dare una casa ai tifosi della Lazio. A metà novembre è previsto un incontro. Abbiamo sviluppato un’academy di altissimo livello e i nostri scout lavorano 24 ore su 24. Non prometto niente ai miei tifosi e sono abituato a lavorare alacremente come faccio da 20 anni. Non posso promettere lo scudetto”.
Lazio, Lotito: “Seguiamo norme per rendere competitiva Serie A, incontro a novembre per il Flaminio”
Claudio Lotito - Foto LiveMedia/Fabrizio Corradetti