Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista a Radiosei, toccando vari temi tra cui la prima parte di stagione dei biancocelesti: “Abbiamo perso punti con squadre più deboli, bisogna creare una sorta di alchimia e far sì che i ragazzi scendano in campo con le giuste motivazioni. Sono quelle a fare la differenza. Stiamo cercando di allestire una squadra all’insegna del Made in Italy, rivendicando il ruolo dell’Italia a livello internazionale. L’organizzazione è fondamentale“.
“Sarri è un maestro di calcio. Ho fatto un grande sforzo cambiando tanto e prendendo 15 giocatori nuovi, ma la rosa è di qualità e può puntare in alto – ha proseguito Lotito, che poi ha parlato dello stadio – Il Flaminio non è adeguato. Ha 16.000 posti, ma a noi ne servono almeno 45mila. Poi c’è il problema della copertura e dei parcheggi. Se so che il progetto verrà bocciato non lo presento neanche“.
Infine, sulle norme per aiutare le società di Serie A: “Si tratta di semplice buon senso. Tutte le categorie avevano ricevuto degli aiuti tranne lo sport. Senza questi ristori sarebbe stato un cataclisma, perciò è inconcepibile che alcuni rappresenti dello sport siano contrari. Io parlo con i fatti e con gli obiettivi raggiunti. Qui a Formello abbiamo infrastrutture di primo livello, anche Infantino quando è venuto in vista si è complimentato. La Lazio è diventata un punto d’arrivo“.