Per il progetto Flaminio “siamo nei tempi previsti, ci incontreremo entro metà novembre con l’amministrazione comunale per approcciare a uno studio di prefattibilità e poi valuteremo il da farsi. Le proposte fatte da noi riportano in auge una struttura come il Flaminio senza snaturare l’architettura di Nervi. Lo abbiamo concepito come se lo stesso Nervi lo avesse fatto oggi“. Sono queste le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, a margine della presentazione di “Maestro, il calcio a colori di Tommaso Maestrelli”, il lungometraggio realizzato in onore del tecnico della Lazio del primo scudetto. Su Baroni come uomo per ritrovare il successo in campionato, Lotito spiega di averlo “scelto con convincimento. Sapevo avesse queste caratteristiche di umiltà, professionalità e senso di appartenenza. Quando scende in campo la squadra è determinata, unita e orgogliosa di portare avanti i nostri colori. Speriamo che il tempo sia galantuomo e che il ridia a noi laziali quello che ci meritiamo attraverso il lavoro e il sacrificio di tutti i giorni”, prosegue. Un pensiero sulla Lazio del ’74’ definita “una parte fondamentale della storia del club, una pagina scolpita nel cuore dei nostri tifosi e spero che rimanga un esempio per i nuovi ragazzi“. Infine, sul caso dei tifosi laziali in Olanda, Lotito si è “speso con le autorità italiane. Era stata emessa un’ordinanza dal sindaco, che secondo lui era funzionale alla tutela dei nostri tifosi per evitare che ci fossero scontri, ma che ha costretto i nostri ad essere regalati all’interno dell’albergo. Abbiamo messo in atto tutto quello che potevamo. Quando è scaduta l’ordinanza poi hanno potuto muoversi“, conclude.