La Procura della Figc guidata da Giuseppe Chinè ha deferito il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in merito al caso tamponi che ha coinvolto la società biancoceleste “per violazione dell’articolo 4 e dell’articolo 44 del codice di giustizia sportiva e per violazione dei Protocolli Sanitari FIGC per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti”. La Figc in un lungo comunicato va poi nel dettaglio e spiega punto per punto cosa imputa al patron del club capitolino. Di seguito le motivazioni del deferimento a Lotito:
COSA RISCHIA IL CLUB ORA: GLI SCENARI
1) “Non aver tempestivamente comunicato alle ASL competenti la positività al COVID-19 di 8 (otto) tesserati, riscontrata, in data 27 ottobre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi“Uefa del 26 ottobre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Brugge-Lazio del 28 ottobre 2020, e per non aver comunicato alle ASL competenti i nominativi dei ‘contatti stretti’ dei tesserati positivi, e per non aver ‘concordato’ con le ASL locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo squadra ‘positivi’ e la quarantena dei tesserati del gruppo squadra ‘negativi’ e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai ‘contatti stretti’ dei tesserati risultati positivi al Covid-19″.
2) “Per non aver tempestivamente comunicato alle ASL competenti la positività al COVID-19 di 8 (otto) tesserati, riscontrata, in data 3 novembre 2020, a seguito dell’effettuazione dei tamponi Uefa del 2 novembre 2020, in vista dell’incontro di Champions League Zenit-Lazio del 4 novembre 2020, e per non aver comunicato alle ASL competenti i nominativi dei ‘contatti stretti’ dei tesserati ‘positivi’, e per non aver ‘concordato’ con le ASL locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra ‘positivi’ e la quarantena dei tesserati del gruppo squadra ‘negativi’, e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai ‘contatti stretti’ dei tesserati risultati positivi al Covid-19″.
3) “Per non aver tempestivamente comunicato alle ASL locali competenti la positività al COVID-19 di 3 tesserati riscontrata, in data 30 ottobre 2020, in vista dell’incontro di campionato Torino-Lazio del 1 novembre 2020, e per non aver comunicato alle ASL competenti i nominativi dei ‘contatti stretti’ dei tesserati ‘positivi’, e per non aver ‘concordato’ con le ASL locali competenti le modalità dell’isolamento fiduciario dei tesserati del Gruppo Squadra ‘positivi’ e la quarantena dei tesserati del gruppo Squadra ‘negativi’ e, pertanto, per non aver attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai ‘contatti stretti’ dei tesserati risultati positivi al Covid-19″.
4) “Per aver consentito o, comunque, non aver impedito a 3 (tre) calciatori di svolgere, con il restante “Gruppo Squadra”, l’intero allenamento della mattinata del 3 novembre 2020 sino al termine dello stesso, nonostante la loro positività ai tamponi Uefa, effettuati, in data 2 novembre 2020 fosse nota al dottor Rodia (MLO – Medical Laison Officer della S.S. Lazio spa)”.
5) “Per non avere sottoposto all’obbligatorio periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 26 ottobre 2020, come previsto dalla Circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020, un proprio calciatore il quale è stato utilizzato nell’incontro Torino-Lazio del 1° novembre 2020“.
6) “Per non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, a far data dal risultato del tampone del 2 novembre 2020, come previsto dalla Circolare Ministeriale del 12 ottobre 2020 un proprio calciatore, e, conseguentemente, per averlo inserito nella distinta gara dell’incontro Lazio-Juventus dell’8 novembre 2020“.
Deferiti inoltre Ivo Pulcini, responsabile sanitario della Lazio, e Fabio Rodia, medico sociale del club.