“De Vrij? Lo abbiamo schierato contando sulla serietà professionale del giocatore. Poi ha fatto degli errori ma è stato il fato. Quando si fanno delle scelte si prendono delle responsabilità, non ho obiettato perché l’allenatore è libero di scegliere. L’Inter, con più garbo e rispetto dei valori sportivi, non avrebbe dovuto mettere in difficoltà psicologica il giocatore con la storia del contratto depositato. Se avevano questo contratto da gennaio, perché lo hanno depositato in lega prima della gara con la Lazio?“. Questo il pensiero del presidente della Lazio Claudio Lotito sul caso de Vrij, il difensore biancoceleste ha giocato la sua ultima partita allo stadio Olimpico proprio contro l’Inter che sarà la sua nuova squadra per i prossimi cinque anni.
Per un campionato che finisce un calciomercato che comincia: “Quanto vale Milinkovic? Ho letto su un giornale “Supermarket Lazio”. Mi sono messo a ridere, non mi risulta che io abbia messo in vendita nessuno. In passato non bussavano, oggi è diverso. Se vale più di 100 milioni? Ho rifiutato 110 milioni il 29 di agosto. Qui non faccio il mercato – ha puntualizzato il patron biancoeleste a margine del premio ‘Pietro Calabrese’ a Soriano del Cimino – Oggi la Lazio è una società solida, dal punto di vista finanziario non ha problemi e può guardare al futuro con tranquillità e ascesa. Il pallone è legato a tanti fattori imponderabili”.
Infine un pensiero sul Var: “Il pallone è questo. Abbiamo perso. La Lazio poteva meritare posizioni in classifica diverse ed è stato riconosciuto da tutti. Il Var è stata la mia iniziativa insieme a Tavecchio, oltre alla Gol Line Technology. Le idee si muovono con le gambe degli uomini e purtroppo gli uomini sono fallaci. Stiamo facendo tutto per rendere il calcio più credibile”.