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La sezione civile del Tribunale di Terni ha condannato in queste ore il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a risarcire per 30mila euro Paolo Di Canio. Il patron biancoceleste è infatti stato condannato per ingiurie al termine di un lunghissimo procedimento giudiziario che è nato da fatti ormai datati 2011.
Di Canio infatti dieci anni fa criticò i 37 milioni spesi dalla Lazio per Zarate, ma Lotito rispose con le seguenti parole: “Lei dice cose totalmente false… pensi a fare il giocatore e a non parlare di analisi economiche, visto che non è informato e non sa quello che dice…”. Termini che non erano andati giù all’ex attaccante, che nel corso degli anni è stato affiancato dall’avvocato Gabriele Bordoni. Proprio il legale oggi esprime la soddisfazione del suo assistito: “Già nel contesto penale era emersa la realtà dei fatti, ma oggi si chiude la vicenda. Sono state comprese le conseguenze gravi che arrivarono per Paolo Di Canio e per questo è stato stabilito un giusto risarcimento.”
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