“L’insidia maggiore, contro il Pescara, è solo la Lazio”. Guai a sottovalutare l’avversario, guidato tra mille difficoltà dall’ex biancoceleste Massimo Oddo, ma vincere e riscattare l’ultimo passo falso contro il Chievo Verona è il diktat ineluttabile. Lo sa bene Simone Inzaghi, ha avvertito i suoi per la sfida contro il Pescara di domani alle 15 allo stadio Adriatico, non accetterà cali di concentrazione. Se questa squadra è stata in grado di battere l’Inter a San Siro, non può permettersi di sbagliare contro l’ultima in classifica, seppur in un’ostica trasferta. I dubbi che frullano in testa al tecnico piacentino sono ancora molti, c’è chi avrebbe bisogno di riposo e chi invece ha voglia di scacciare le (ennesime) polemiche: gli instancabili Parolo e Lulic da una parte, dall’altra quel Keita tornato in ritardo dalla Coppa d’Africa con il Senegal.
La Lazio lo aspettava a Milano, proprio in occasione dei quarti di finale di Tim Cup contro i nerazzurri. L’esterno non ha fatto in tempo a unirsi al gruppo, la società capitolina ha chiuso ogni caso giustificandolo con un problema con il volo di ritorno. La questione, semmai, resta il rinnovo di contratto – in scadenza a giugno 2018 – per il quale non si vede luce all’orizzonte. “E’ tornato molto bene, ha fatto tre allenamenti nel migliore dei modi e mi è piaciuto. Può giocare dall’inizio o entrare a partita in corso – ha spiegato Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia – dovrò valutare il recupero degli altri che hanno speso tanto”. Il riferimento è chiaramente a Parolo e Lulic: “Un turno di riposo per loro? Dovrò valutare, hanno sempre giocato, possono restare fuori ma anche scendere entrambi in campo”. Criptico, il tecnico biancoceleste, non scioglie le riserve né testa la formazione titolare nella rifinitura in scena nel pomeriggio nel centro sportivo di Formello. La sensazione, però, è che tutti e due partiranno dal primo minuto con Keita destinato – almeno inizialmente – alla panchina. Nessuna punizione, il senegalese può rappresentare un’arma in più in corso d’opera.
Sul modulo scelto non ci sono dubbi, sarà 4-3-3. Marchetti a difendere i pali, Basta e Radu sulle corsie esterne (Patric insidia il terzino destro, ma il serbo è in assoluto vantaggio), un’incertezza al centro della retroguardia. Infatti, de Vrij non è al 100% della condizione e Hoedt si candida a prendere il posto del connazionale al fianco di Wallace, se non ce la dovesse fare: “Stefan era un po’ affaticato dopo la gara di San Siro e gli abbiamo concesso un giorno di riposo in più. Sta bene, è disponibile ma vedremo domani se giocherà o meno”, ha sottolineato Inzaghi. In mediana ci sarà Biglia in cabina di regia con Parolo mezzala, tornerà anche Milinkovic-Savic out a Milano per una contusione alla caviglia, lo ha confermato il tecnico stesso: “Sta bene, giocherà sicuramente dall’inizio, è un po’ più fresco degli altri perché non ha giocato contro l’Inter”. Inamovibili in attacco Felipe Anderson sulla fascia destra e Immobile prima punta, mentre Lulic dovrebbe dunque avanzare sulla corsia mancina del tridente offensivo. Non ci sarà Lombardi per un problema al ginocchio non ancora risolto, ma saranno convocati per la prima volta i giovani Tounkara e Crecco. Il primo, fuori rosa fino alla chiusura del calciomercato, è stato riaggregato al gruppo mentre l’altro ex Primavera è tornato dal prestito all’Avellino.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, de Vrij, Wallace, Radu; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. All. Inzaghi. (Strakosha, Vargic, Patric, Hoedt, Bastos, Lukaku, Murgia, Crecco, Djordjevic, Keita, Luis Alberto, Tounkara).