È l’ora di mettere da parte i complimenti e di darsi da fare per la terza sfida in una settimana. Simone Inzaghi, nella conferenza stampa della vigilia di Lazio-Sassuolo, 11ª giornata di Serie A, si prepara al rientro dei biancocelesti all’Olimpico.
“Nel corso delle nostre gare in trasferta abbiamo sentito il calore dei nostri tifosi, ma domani giochiamo in casa, è domenica, veniamo da un buon momento. Insomma, vorremmo tutto il nostro pubblico allo stadio – ha dichiarato il tecnico laziale -. Quella con il Sassuolo è la partita più difficile del mini ciclo di tre match in una settimana, perché hanno un tecnico molto preparato, giocano insieme da tanto tempo e corrono moltissimo”.
Tra indisponibili e giocatori in convalescenza (a proposito, Bastos, De Vrij e Lukaku torneranno dopo la sosta per le nazionali), ai dubbi di Inzaghi si aggiunge anche la stanchezza fisica di alcuni ragazzi: “In tanti hanno giocato troppo ultimamente. Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic sono da valutare, così come Patric. Vedremo se sceglierò lui o Dusan Basta. Lucas Biglia ha anticipato il suo recupero ed è convocato al 100%, ma anche le sue condizioni vanno verificate. Deciderò tutto dopo la seduta di allenamento pomeridiano”.
Un Inzaghi determinato, insomma, che mostra i denti quando c’è da parlare di arbitri e dei tanti rigori fischiati contro i suoi giocatori: “Non dobbiamo montarci la testa, perché l’unica medicina per fare bene è il lavoro. Troppi rigori contro? Forse l’unico che ci stava era quello contro il Pescara (quando fu atterrato Caprari), contro Torino e Cagliari gli interventi di Parolo e Keita non erano fallosi. Ci vuole rispetto per noi: abbiamo 18 punti e ce ne manca qualcuno anche a causa di questi episodi”.
Alla fine della conferenza stampa, inoltre, il responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale ha chiarito anche la posizione della Lazio nell’ambito dei deferimenti della Procura Federale a diversi club a causa di pratiche di tesseramento errate: “La posizione della Lazio è stata stralciata dal primo comunicato della Procura federale – ha detto Diaconale -, ma non tutti i giornali lo hanno riportato. Ci vorrebbe più chiarezza da parte della stampa su questo punto”.