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“Var dopo Spal-Lazio? Noi facciamo scuola perché siamo stati i primi a subire un’espulsione da un rigore a favore, siamo stati i primi a subire un rigore con l’avversario che diceva che non c’era nulla. Non vogliamo fattori esterni che complichino il nostro cammino, vogliamo che sia il campo e solo quello a parlare. La dirigenza ha fatto bene a parlare, ma ora dobbiamo far parlare solo il campo. L’anno scorso non siamo entrati in Champions per un soffio e non vorremmo che quest’anno capiti nuovamente a causa di fattori esterni”. Questo il pensiero di Simone Inzaghi nella conferenza stampa di vigilia di Lazio-Sassuolo, match valevole per la trentunesima giornata del campionato, che torna sull’episodio controverso degli ultimi minuti di Spal-Lazio quando Guida, grazie al richiamo di Orsato al Var, ha indicato un calcio di rigore per i padroni di casa nonostante Cionek sostenesse che non ci fosse.
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“C’è un pizzico di rammarico perché dopo la sosta ci sono state due trasferte di fila – ha proseguito l’allenatore biancoceleste parlando del calendario – Ripeto che dopo San Siro giocare in casa sarebbe stato meglio, ma il calendario è questo. Domani avrei preferito giocare alle 15 e non alle 18″. Poi si parla della corsa Champions: “Dobbiamo fare la concorrenza solo su noi stessi, non sulle altre – ha puntualizzato Inzaghi – In certe gare avremmo meritato di più, ma abbiamo sempre giocato all’altezza. A Ferrara è arrivata una sconfitta che brucia, ci aspettavamo un risultato diverso, ma ora dobbiamo rifarci subito”.
Infine su Immobile Inzaghi non ha dubbi: “Sono molto soddisfatto di lui, come di Correa e Caicedo. Ciro si sta impegnando moltissimo e ha la mia massima fiducia, ha fatto 13 gol senza contare quelli in Coppa Italia, è e sarà sempre un valore aggiunto per questa squadra”.
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