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“È emozionante leggere il proprio nome su quel premio. Con i tifosi sarebbe stata un’altra cosa, ci manca l’atmosfera dello stadio. Questo premio lo dedico a loro”. Queste le parole di Ciro Immobile a margine della cerimonia di consegna della Scarpa d’Oro, vinta la scorsa stagione grazie ai 36 gol segnati in campionato che hanno permesso al classe 1990 di battere Lewandowski e Cristiano Ronaldo. “Questo premio lo devo alla mia famiglia per i valori che mi ha insegnato – ha detto nella sala Giulio Cesare del Campidoglio – Sono andato via presto da casa ma non ho mai sentito la mancanza dei miei genitori perché loro sono sempre stati presenti, anche con 10 telefonate al giorno”. E sulla stagione biancoceleste dopo le sconfitte contro Bologna e Juventus: “Vogliamo riprenderci. Stiamo giocando da agosto senza sosta e un momento di flessione ci sta. Ma sono orgoglioso di quanto fatto dalla squadra, stiamo facendo un percorso eccezionale e stiamo raggiungendo obiettivi importanti. La nostra è una famiglia e dobbiamo essere uniti. Abbiamo parlato col presidente in settimana e siamo contenti di giocare venerdì. Vogliamo guardare avanti con fiducia, crediamo ai nostri obiettivi”. Ma non solo Lazio: “Ho anche un pensiero all’Europeo. Deve essere un traguardo in più da raggiungere a tutti i costi”, ha concluso Immobile.
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