Ottobre 2009. Il Bologna batte il Siena e spinge il club toscano ad affidare la panchina ad un 46enne esordiente che debutterà pochi giorni dopo contro la Lazio. Iniziò così l’esperienza da allenatore di Marco Baroni che in quella settimana incastonata tra Bologna e Lazio ha dato il via ad una carriera che oggi è salita di livello. Oggi, alle 20:45, nel posticipo della tredicesima giornata di Serie A, la sua Lazio sfiderà proprio il Bologna in una partita che ha numeri da big match. La squadra biancoceleste è imbattuta in casa ed è quella che ha guadagnato più punti (16) tra le mura amiche. Il Bologna è imbattuto da cinque partite in trasferta e ha guadagnato 11 punti esterni: solo Inter, Atalanta e Juventus hanno fatto meglio. Chi vince, consolida le ambizioni. Chi cade, rischia di veder ridimensionati i piani. Ma è il bello del gioco, con la consapevolezza che la classifica cortissima nei piani alti sembra in grado di offrire più di una seconda chance.
La Lazio è nel gruppone con le migliori della classe: 25 punti sono tanti, come quelli di Juventus (che ha una partita in più) e Fiorentina, ben otto in più della scorsa stagione e nessuna squadra ha fatto meglio nel confronto con il precedente campionato. All’Olimpico non mancano gli assenti di lusso. Baroni deve fare a meno di Nuno Tavares, tornato dal Portogallo con una lesione di basso grado. Al suo posto ci sarà Luca Pellegrini, che completerà la difesa insieme a Lazzari, Gila e Romagnoli. Baroni sembra intenzionato a puntare sul 4-3-3 e a centrocampo, al fianco dei collaudatissimi Rovella e Guendouzi, ci sarà anche Vecino. In attacco, Dia e Pedro non sembrano essere al meglio; per questo, a supporto di Castellanos, dovrebbero agire Zaccagni a sinistra e Isaksen a destra.
Il Bologna di Vincenzo Italiano ha raccolto 18 punti in queste prime 11 partite di campionato, gli stessi accumulati a parità di gare disputate nel 2023/24. Stavolta però i rossoblù si sono districati nel doppio impegno con la Champions, dovendo sostituire due big come Calafiori e Zirkzee. I rossoblù – che vantano il pressing più fruttuoso con 159 sequenze interrotte nella metà campo avversaria – devono rinunciare all’influenzato Skorupski e all’infortunato Ndoye. Fuori anche Aebischer, El Azzouzi e il lungodegente Cambiaghi. A destra si prepara l’ex De Silvestri che non è in lista Champions, mentre al centro Lucumi è tornato ieri dall’impegno con la Colombia e partirà dalla panchina. L’altro ex Casale cerca posto al fianco di Beukema. A sinistra Miranda è favorito su Lykogiannis in settimana. A centrocampo Freuler è intoccabile, a differenza di Moro che si gioca il posto con Pobega. Orsolini a destra e Karlsson a sinistra dovrebbero essere sicuri di una maglia, mentre dietro alla punta più Odgaard di Ferguson. Davanti il solito ballottaggio tra Dallinga e Castro con un occhio anche al match di mercoledì contro il Lille. Se la Lazio è prima a punteggio pieno in Europa League, il Bologna ha bisogno urgente di punti in Champions. Prima però si pensa al campionato: ripartire bene dopo la sosta, è la benzina ideale per presentarsi al meglio all’appuntamento europeo.