Igor Tudor è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa come nuovo allenatore della Lazio. A Formello sono arrivate le prime dichiarazioni ufficiali del croato, chiamato a sostituire il dimissionario Maurizio Sarri. “La prima impressione è molto buona, ho trovato grande cultura del lavoro e di questo devo ringraziare Sarri che saluto – ha esordito il nuovo tecnico biancoceleste – Dovrò cambiare in maniera intelligente, ci sono cose che funzionano già e che mi facilitano il lavoro. Trovo giocatori con determinate caratteristiche, non parlo dei singoli ma dovremo valutare tutti e poi capire come lavorare a livello tattico. A voi piace parlare di numeri e moduli ma prima c’è lo stile e il ritmo di gioco.”
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Tudor trova subito un calendario stimolante, con la doppia sfida alla Juventus tra Campionato e Coppa Italia: “Ho la mia storia con la Juve ma adesso non conta, io lavoro per ogni partita ed è bello partire subito così forte. Poi so che ci sarà il Derby, ma nessuno me ne ha ancora parlato. Obiettivo quinto posto? Non sono nella posizione per parlare di posti in classifica.” Una battuta anche sul rapporto con Guendouzi, dopo le voci di presunti screzi con il classe ’99 a Marsiglia: “Sono contento di ritrovarlo, è un sanguigno che vuole giocare e vincere sempre. Però non si possono giocare cento partite su cento, così a volte ci sono delle tensioni normali all’interno dello spogliatoio.”
Inevitabili anche le domande su Immobile, al centro di diverse polemiche nelle ultime settimane: ““Non devo parlare io di Ciro, ha fatto la storia qui alla Lazio. C’è grande amore da parte di tutto l’ambiente per lui, è il capitano.”