Serie A

Lazio, Fabiani: “Kamada? Non mi faccio prendere in giro. Luis Alberto? Cessione vicina”

Angelo Fabiani
Angelo Fabiani, Lazio - Foto Domenico Cippitelli/IPA Sport

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha parlato del futuro dei biancocelesti a Lazio Style Radio, toccando anche temi roventi come quelli che riguardano Kamada e Luis Alberto: “Parto da un punto fermo, quando c’è del vento del cambiamento o si hanno delle basi solide o si viene spazzati via. Ho sempre detto che i tesserati devono stare al servizio della Lazio, non il contrario. Con Kamada lo scorso anno si puntò sul ragazzo visti i problemi con Luis Alberto e si cercava un giocatore con quelle caratteristiche, Sarri diede il placet su questo giocatore. L’entourage e il calciatore misero delle condizioni per un contratto annuale con un rinnovo unilaterale di tre anni, per fare questa operazione ci sono stati costi come due milioni di commissioni e tre di ingaggio. Ieri il 30 maggio scadeva la clausola a favore di Kamada per rinnovare, ci siamo trovati di fronte a un qualcosa di inaspettato, se non avesse esercitato la clausola sarebbe andato via senza problemi. L’entourage ci ha chiesto di ripetere la stessa operazione per un altro anno e ci siamo trovati di fronte a una grande scortesia, visto che non ci facciamo ricattare da nessuno. Ho detto chiaramente che non saremmo sottostati a questa situazione”, spiega Fabiani.

“I giocatori devono essere poi patrimonializzati, se avessi rinnovato alle stessa operazione non ci sarebbe stata la possibilità di fare plusvalenza. Questo è inaccettabile, i procuratori e i calciatori devono capire che chi veste la maglia della Lazio deve amarla. Nel calcio tutti sono importanti, ma nessuno indispensabile. Non ci si serve più della Lazio per i propri tornaconti, bisogna mettersi a disposizione dei propri tifosi. Il ricatto a me non piace, non sto ai mezzi con nessuno. Ho il mio metodo di lavoro, ho detto che avrei rinnovato la squadra. Non tutti sanno che la Lazio è l’ottava società in Europa per età media, è iniziato un nuovo percorso e me ne assumo io la responsabilità. Sento parlare di Lotito, voglio dire una volta per tutte che io sono un professionista, lavoro da trent’anni nel mondo del calcio, ho sentito qualche imbecille dire che Fabiani non ha esperienza in Serie A. L’ho affrontata la Lazio in passato e la mia società arrivò settima con la Lazio decima in classifica”, si sfoga ancora il ds della Lazio.

Poi l’esperto direttore biancoceleste definisce la situazione che vede Luis Alberto vicinissimo alla cessione: “Stiamo valutando in queste ore e la percentuale di addio è molto alta, non tratteniamo nessuno controvoglia. Lui ha questa intenzione e cercheremo di accontentarlo. Io non dormo la notte, con il Sassuolo avevo una paura tremenda di lasciare la Lazio senza una competizione europea. Noi dobbiamo lavorare con persone che amano questa maglia, ricordo un post di Rovella che dopo esser stato fuori per la pubalgia ha detto quanto gli fosse mancata la Lazio. Vorrei avere dieci Rovella in campo”. 

Infine chiude il cerchio descrivendo quello che sarà il futuro della Lazio, tra obiettivi, mercato e programmazione societaria: “Qui non si parla di rivoluzione, la Lazio l’ottava squadra in Europa per età anagrafica alta. Si è concluso un ciclo che ha portato ottimi risultati, ma è sotto gli occhi di tutti che gli anni passano. Bisogna guardare in faccia la realtà, si è aperto un nuovo ciclo e c’è ancora molto da fare. Bisogna cambiare una mentalità che non si addice al mio modus operandi, andremo a individuare i giocatori funzionali. Dei giovani con esperienza in campo internazionale, rimpiazzeremo i giocatori con gente affidabile e andremo avanti per la nostra strada. Non è più possibile che ci siano calciatori che prendono per il culo i tifosi che fanno sacrifici per seguire la squadra, questo sistema deve finire. Alla Lazio deve esserci gente funzionale che ama questa squadra. Alcuni giocatori si sono fatti il loro orticello e raccontano la loro verità che non corrisponde alla realtà dei fatti. Su Kamada abbiamo detto, Luis Alberto è stato onesto e per questo lo rispetto. Io non sono uno che si fa prendere per il culo da certi soggetti, c’è il vento del cambiamento. Chi ha basi solide regge, chi non le ha viene portato via. Il calciomercato è sempre lo stesso, chi dice che al primo giorno di ritiro tutte le società hanno strutturato le loro rose dice baggianate. Adesso si parla di un esodo di massa ma non è così, poi non significa che in caso di offerta per giocatori come Guendouzi o altri la società non la valuterà. Siamo riusciti a raddrizzare una stagione partita male per colpe nostre, siamo riusciti a entrare in Europa ed era il minimo per questa tifoseria, rimanere senza Europa sarebbe stato un dramma. Il Napoli lo scorso anno ha vinto lo Scudetto e quest’anno non è entrata nelle coppe, questo dimostra che ogni anno è diverso dall’altro. Ho sentito tante cose su Tudor, non bisogna prendere delle parole e decontestualizzarle. A queste cose non vado dietro, sento dire che la Lazio non sia voluta andare in Champions per non pagare i premi. Se metto i premi è per raggiungere certi obiettivi, altrimenti perché li avrei inseriti? Io credo che ci siano persone che non conoscono la materia, è meglio stare zitti perché si fanno brutte figure”.

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