Sulle questioni di campo ci sarà tempo per giudicare. Sul lato comunicativo invece Marco Baroni ha già convinto tutti: disteso, chiaro, preciso, ma allo stesso determinato. L’allenatore della Lazio è apparso così nelle conferenze stampa che fin qui ha tenuto. Alla vigilia del match contro l’Udinese, alla domanda sulle difficoltà di preparare una gara contro un allenatore (Runjaic) del quale si sa meno di altri, si è trincerato dietro una sola frase, ma che vale tanto: “No no, io l’ho studiato”. Inutile dire che il passaggio della conferenza è subito diventato virale sui social. La comunicazione a questo serve: dare l’idea a chi ti circonda di avere la situazione in pugno. E Marco Baroni sembra averla anche nei fatti. La Lazio contro il Venezia ha dominato il gioco: 67% del possesso palla. I primi cinque giocatori per passaggi riusciti in campo sono tutti biancocelesti, come lo sono quelli per numero di passaggi completati sulla trequarti (Guendouzi 17, Zaccagni 12, Dele Bashiru 11, Rovella 10, Lazzari 10). Non un dato banale, ma che dovrà comunque essere misurato con un avversario più pronto. L’Udinese è ancora un cantiere aperto, ma viene da un anno difficile e ha tanta voglia di reagire e dare continuità al punto prezioso di Bologna.
Alla Dacia Arena la Lazio arriva con autostima e idee. In difesa l’unico sicuro di una maglia da titolare è Romagnoli. Gli altri sono in discussione. Lazzari, Marusic e Tavares si giocano due maglie: favoriti i veterani, con l’ex Arsenal che potrebbe debuttare a gara in corso. Più Casale di Patric al centro del reparto a quattro. A centrocampo Guendouzi sarà titolare e con lui Dele Bashiru che si è guadagnato la conferma con l’ottima prova dell’Olimpico. Il dubbio è al centro con Vecino che insidia Rovella: nella scorsa stagione, sempre a Udine, la fisicità dell’uruguaiano fu decisiva contro l’esplosività dei friulani. Esplosività che non manca all’attacco biancoceleste. Noslin è in vantaggio su Tchaouna. Castellanos ha bisogno di fiducia e continuità, di conseguenza sarà riproposto dal 1′ con Dia che potrebbe essere sganciato a gara in corso. Capitan Zaccagni invece è forse l’unico della rosa ad essere sicuro di avere una maglia assicurata in ogni competizione. Il tutto aspettando il mercato: Baroni attende almeno un altro centrocampista e i nomi sono quelli di Folorunsho e Alcaraz. Esplosività e fisicità sembrano essere i tratti principale dell’identikit di una Lazio difficile da decifrare quanto il suo allenatore.