Serie A

Lazio-Empoli è uno scontro diretto: Baroni cerca tre punti e altre conferme

Esultanza Lazio
Esultanza Lazio - Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA

Lazio ed Empoli si ritrovano all’Olimpico per quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto ai piani alti della Serie A. Dieci punti a testa, un avvio in linea con le aspettative per la squadra di Baroni, roboante e da record per quella di D’Aversa, alla settima giornata è tempo di tracciare i primi bilanci e per tutte e due è in arrivo un test niente male. Lo è per i biancocelesti, che nel frattempo hanno anche vinto due partite in Europa League e che sembrano sempre in grado di segnare tanti gol con facilità. Il problema trasferte pare messo alle spalle con la vittoria di Torino e in casa è un vero e proprio fortino per la Lazio, fin qui imbattuta e capace di farne quattro al Nizza giovedì, seppur in una partita strana. I nuovi devono ancora inserirsi, al di là di un Tavares eccezionale, e davanti ci sono tante alternative a disposizione per Baroni, che ci sta anche mettendo del suo per dare tranquillità all’ambiente e per mettere tutti nelle condizioni di esprimersi bene. Difesa e centrocampo un po’ corti, ma questa Lazio sembra voler sfruttare principalmente la sua propensione offensiva, con coraggio e allo stesso tempo un equilibrio tattico non da poco. E ora, contro la seconda miglior difesa del campionato, ci si attende un ulteriore salto di qualità.

Già, perchè i toscani hanno stupito tutti con un avvio mai visto da quelle parti: due vittorie e quattro pareggi, dieci punti come la Lazio, peraltro con un calendario durissimo in cui hanno affrontato Juventus, Roma, Bologna e Fiorentina, e poi due reti appena incassate in sei giornate, record su record per la storia azzurra e la sensazione che si possa pensare di estendere il filotto. Una squadra organizzatissima quella messa in piedi da D’Aversa, che gioca con personalità, che non rinuncia ad attaccare ma che è soprattutto capace di chiudersi bene e in grado di cambiare in corsa con facilità grazie a un modulo camaleontico e interpreti versatili. E in caso di colpo all’Olimpico, non ci si potrebbe più nascondere: la salvezza resterebbe l’obiettivo, ma con qualche velleità in più.

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