Serie A

Lazio, dottor Pulcini: “Mettere la squadra in quarantena? Forse mi radiano ma non ci sto”

Lazio 2019/2020 - Foto Antonio Fraioli

La Lazio ha ripreso gli allenamenti collettivi a Formello, ma la questione protocollo sanitario in caso di ripresa del campionato è tutt’altro che chiusa. Ne ha parlato anche Ivo Pulcini, responsabile sanitario del club biancoceleste, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Il Cts si prende gli onori, ma dovrebbe prendersi anche gli oneri. Dovrebbe prendere in considerazione la curva epidemiologica e il momento in essere. Gli atleti, dall’art. 42 del decreto Cura Italia, sono parificati ai lavoratori dipendenti e se contagiati vengono parificati agli infortunati. Come medico ho il diritto e la competenza professionale ad esercitare la mia professione e la mia responsabilità. Se decido io, mi assumo la responsabilità, se decidono loro, si assumono loro la responsabilità. Mettere in quarantena 50 persone nel caso ci sia un solo contagio è contro il codice deontologico“.

Una persona sana deve essere considerata sana e non malata. Mi potrebbero radiare dall’albo dei medici” ha aggiunto il medico, “farò di tutto per far valere le mie ragioni e non metterò in quarantena un soggetto sano. Se mi impongono una cosa e io mi assumo le responsabilità, no, non ci sto. Io non vedo nessuna difficoltà”. “Chi sta bene può giocare tranquillamente come prima del coronavirus. La curva dei contagi è molto scesa ed un’epidemia stagionale che ha un inizio ed una fine” ha concluso il dottor Pulcini.

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