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Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, in questi giorni è molto attivo e rilascia spesso delle dichiarazioni per chiarire e ribadire la posizione del suo club in merito alla ripresa del campionato di Serie A. Anche quest’oggi, infatti, ha parlato ai microfoni di ‘Radiosei’ della situazione del calcio: “In quarantena scrivo quotidianamente per il mio giornale, ma anche il taccuino che è diventato praticamente bisettimanale. C’è uno schieramento incentrato su un conformismo fondato sui pregiudizi anti-Lazio, che mi spingono a fare una voce fuori dal coro. Tutti i media si muovono all’unisono per criticare la Lazio e il presidente Lotito. Qualsiasi cosa si faccia i tifosi della Lazio sono brutti e cattivi, pregiudizio totalmente ingiustificato, contro cui io combatto da tempo. Lo stesso nei confronti di Lotito. È vero che io sono il suo portavoce, ma spesso esprimo il mio giudizio, che ovviamente è in linea anche con quello della società. Cerco di fare i suoi interessi, la Lazio ha 120 anni e merita più rispetto”.
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Il sito ‘Lalaziosiamonoi.it, ha riportato l’intero intervento di Diaconale: “Non ripresa degli allenamenti sconfitta per la Lazio? Sconfitta per noi? No. La posizione della Lazio è stata sempre a favore della ripresa del campionato, fatta in sicurezza, e il fatto che probabilmente si riparta è una vittoria. Proprio nel giorno in cui Conte ha stabilito a dopo il 3 maggio un’eventuale ripresa, tutti hanno detto che gli allenamenti ripartiranno il 4 maggio. L’impressione è che ci sia stato un po’ di favoritismo. Mi riferisco ai giocatori all’estero, che avranno la possibilità di rientrare e riprendere gli allenamenti come i giocatori della Lazio. Però con una differenza, quelli biancocelesti sono rimasti a casa, dal Portogallo invece ho visto delle splendide immagini di Ronaldo che si allenava in un bel campo di calcio. Loro si sono allenati tranquillamente all’estero, noi non abbiamo potuto. Ma secondo me hanno fatto bene, degli atleti professionisti debbono necessariamente tenere in attività il fisico. Diciamo che gli altri sono però stati un po’ più avvantaggiati. Ora non voglio però fare ulteriore polemica”.
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