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Prosegue la polemica a suon di vedute differenti in merito alla ripresa del campionato di Serie A. Nuovo attacco da parte di Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio. Il mittente è il Presidente del Torino: “I numeri di Cairo – spiega Diaconale in un post – non sono quelli del professor Rezza ma quelli che motivano anche altri presidenti di squadre di A (Massimo Cellino in primis) a chiedere l’annullamento del campionato. Sono i numeri della attuale classifica da cui emerge con chiara evidenza che a premere per evitare di giocare le 12 partite che mancano alla chiusura regolare del campionato sono quei presidenti le cui squadre o sono già condannate alla serie B (come il Brescia) o come lo stesso Torino potrebbero correre lo stesso pericolo. Azzerare, per loro, aiuterebbe a mimetizzare agli occhi dei propri tifosi il fallimento della stagione”.
“Nessuno, ovviamente, può mettere in discussione che Cairo, grande e capace imprenditore, sappia fare i conti – continua Arturo Diaconale -. Ma si tratta di capire di quali conti si stia trattando. Quelli che vengono forniti quotidianamente dalla Protezione civile sono talmente altalenanti e variabili da rendere difficile alla stessa comunità scientifica di elaborare previsioni attendibili sulla durata della pandemia. Al punto che, nel timore di sbagliare, la tendenza generale è quella di rifugiarsi nella proposta di prolungare al massimo il “tutti i casa” per sfuggire alla responsabilità di una possibile ripresa del morbo scaricandola su chi non intenda rispettare la regola degli arresti domiciliari”.
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