Dodici sconfitte in campionato, come nella stagione 2009/10, quando il piazzamento finale fu il dodicesimo. Difficile, quando si allena una squadra come la Lazio, pensare di chiudere la stagione con questi numeri. Maurizio Sarri ha deciso di presentare le dimissioni (ancora non accettate) da allenatore biancoceleste, rinunciando ad un anno di contratto e ad una semifinale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus. La decisione del tecnico di fare un passo indietro è arrivata prima del confronto atteso con la squadra, all’indomani della sconfitta per 2-1 contro l’Udinese all’Olimpico. La Lazio è nona, è fuori dalla Champions e spera di raggiungere la finale di Coppa Italia. La stagione insomma non è finita e Claudio Lotito, in caso di cambio di guida tecnica, deve prendere la decisione migliore per questo finale di stagione. Un’opzione nell’immediato è quella rappresentata da Tommaso Rocchi, ex calciatore e attuale allenatore dell’Under 14 biancoceleste. Una mossa alla Inzaghi (che però guidava la Primavera), simile anche a quella presa dalla Roma nel 2011, quando i giallorossi affidarono il post Ranieri a Vincenzo Montella, in quel momento tecnico dei giovanissimi. Rocchi comunque non è l’unico ex biancoceleste in corsa. Nell’elenco, come riporta Sky Sport, ci sarebbero anche Cristian Brocchi e Miroslav Klose. Il primo non allena dal 2022, quando fu esonerato dal Vicenza, mentre l’ex fuoriclasse tedesco è stato sollevato dall’incarico di tecnico dell’Altech dopo la lunga trafila nelle giovanili del Bayern. Per l’immediato, aspettando ovviamente l’eventuale ufficialità dell’addio di Sarri, quindi Lotito dovrebbe puntare su un traghettatore e un contratto di pochi mesi, con la possibilità di una riconferma in caso di buon rendimento.
Quel che è certo è che i ragionamenti in società per l’estate scatteranno fin da subito. Ad oggi i favoriti sono due: Raffaele Palladino, tecnico del Monza, e Igor Tudor, attualmente senza panchina. Il sogno dei tifosi sarebbe Sergio Conceicao, in scadenza a giugno col Porto, ma l’ingaggio dell’ex biancoceleste non è basso. Per il resto, c’è sempre tempo per le occasioni inaspettate. Un po’ come quella che nell’estate 2021 portò Maurizio Sarri sulla panchina che fu di Simone Inzaghi. Tre anni intensi, con un ottimo rendimento nei derby e un secondo posto in campionato come picco massimo. Un ciclo forse finito, che offre spunti e indicazioni. Materiale prezioso per chi, eventualmente, prenderà il posto del tecnico di Figline Valdarno.